lunedì 21 agosto 2017
Il terrorismo e le migrazioni sono in gran parte provocate da guerre interreligiose, che da tempo sconvolgono il mondo intero.
Anche se il Vaticano e le comunità islamiche lo negano, è indubbio che la matrice degli attentati terroristici,che insanguino diversi
continenti, è religiosa. Tutti i terroristi uccidono e si suicidano nel nome di un'entità divina.
Non basta che le autorità religiose condannino il terrorismo: dovrebbero mobilitarsi con i loro fedeli, per estirpare questi fenomeni
degenerativi, in cui sono implicati religiosi (Imam ), non sconfessati.
Eppure solo silenzio.
E' chiaro che il Vaticano, l'Islam ed altre confessioni religiose, in guerra fra loro, non vogliano esporsi pubblicamente.
Ma il loro comportamento è irresponsabile nei confronti dei loro fedeli e degli altri credenti o non.
Sulle migrazioni le autorità religiose hanno scelto lo stesso comportamento.
Milioni di migranti, musulmani e cristiani, si muovono da un continente all'altro.
Ma dette autorità consentono all'abbandono della propria terra, mentre sono mobilitate ai massimi livelli per indurre i paesi ospitanti
alla massima accoglienza ed integrazione.
Ma non basta. Proprio oggi il Vaticano si è espresso fortemente a favore del Ius soli, per influenzare il Parlamento italiano, in perfetto
sincronismo con Gentiloni, che al meeting di CL ha ribadito l'impegno del governo per l'approvazione del Ius soli, che favorirebbe
l'integrazione e la sicurezza antiterrorismo (!).
Sono certi il governo italiano ed il Vaticano che siano rispettati i Patti lateranensi, che regolano i rapporti fra l'Italia ed il Vaticano?
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