Di conseguenza, detta Commissione operi solo per gli affari correnti sino alle elezioni del maggio 2019.
Quindi i vincitori delle elezioni decideranno il nuovo indirizzo della politica europea.
Nel frattempo l'Italia, la Francia ed altri Paesi europei dispiegheranno le loro forze propulsive interne per determinare nuovi equilibri compatibili con una nuova Europa sensibile alle aspirazioni dei popoli e non agli oscuri interessi dei potentati economico-finanziari che tuttora la condizionano.
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