Macron è giovane, ma si è formato nelle migliori scuole francesi ed ha fatto per quattro anni il banchiere in un famoso gruppo bancario statunitense, con notevole successo. Quindi era qualificato per presentarsi come candidato alla Presidenza della Repubblica francese per conto degli interessi finanziari ed economici internazionali ed europei. Ne è la prova il rialzo entusiastico delle borse europee all'annuncio del suo successo alla prima fase delle elezioni presidenziali.
Praticamente tutti i partiti francesi, di sinistra , di centro e di destra hanno fatto fronte comune contro il FN della Le Pen, per vincere il ballottaggio fra due settimane e conservare il potere.
Non importa che quasi il 50% degli elettori della Le Pen siano lavoratori. La Democrazia va bene, purché non disturbi i manovratori.
La morsa dei poteri forti è implacabile in Europa e non solo. Eccetto le prossime elezioni politiche della GB, che ha una tradizione democratica solida, quelle della Germania e dell'Italia saranno fortemente influenzate da detti poteri. E ciò non può che aggravare la crisi dell'UE, che non è solo una crisi economica, bensì una crisi sociale e politica, come dimostra il successo dei cosiddetti
" populismi", che stanno travolgendo l'Europa.
Gli strateghi di detti centri di potere pensano forse di " tamponare " gli effetti di questi movimenti con la sempre più massiccia importazione in Europa di popoli provenienti da altri continenti.
Ma questa "sostituzione " di popoli, come è stata definita da studiosi altamente qualificati, non avverrà, perché sarà impedita dalla reazione dei movimenti popolari o populisti europei.
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