mercoledì 30 maggio 2018

Nelle scorse settimane, mentre si profilava la gravissima crisi istituzionale,avevo proposto in un mio post su questo blog le dimissioni del capo dello Stato nel suo interesse personale e per allentare la tensione politica che stava crescendo pericolosamente.

Ora, dopo gli  eventi politici degli ultimi giorni e delle ultime ore, ripropongo con maggiore convinzione le dimissioni del Capo dello  Stato nell'interesse suo e del Paese.
Secondo l'Art.86 della Costituzione, in caso di dimissioni del Presidente dello Stato, " il Presidente del Senato indice la elezione del Presidente della Repubblica entro quindici giorni."
Secondo l'ART 92 della Costituzione, il nuovo Presidente nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri.
Applicando detti articoli, Il Paese potrebbe avere, al massimo entro 4 settimane, il nuovo Presidente della Repubblica ed il nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il sacrificio dell'attuale Presidente della Repubblica  sarebbe compensato dalla riconoscenza e dall'apprezzamento del popolo sovrano.

Il veto di Mattarella al prof. Savona è stato un pretesto per bocciare il governo Di Maio-Salvini.

Pretesto inconsistente ed ingenuo, perché da che mondo è mondo il responsabile delle attività del governo è esclusivamente il capo del governo e non i singoli ministri, come prescritto dall'ART. 95 della Costituzione.
Se un ministro avesse l' intenzione di attuare un progetto non condiviso dal capo del governo, sarebbe
impedito dal capo del governo stesso in virtù dei poteri di cui dispone..
Il capo del governo è sempre in grado  di dare tutte le garanzie  richieste dal capo dello Stato nell'esecuzione del programma governativo.
Tanto più che il capo dello Stato controfirma  tutti i decreti legge.
Altrimenti si avrebbe l'anarchia istituzionale.
Perciò è risibile l'ipotesi che il prof. Savona avrebbe potuto far uscire l'Italia dall' eurozona!
 

lunedì 28 maggio 2018

Impeachment al Capo dello Stato? La minaccia costringe Mattarella ad agire con assoluta trasparenza e rispetto della Costituzione..

Soprattutto quando Mattarella respinge il Prof. Paolo Savona come Ministro dell'Economia.
Il prof. Savona  è l'emblema dell'economista liberale: mi complimento con Salvini e Di Maio per averlo proposto.
 Era difficile trovare in Italia un economista più competente. Per convincersi basta leggere i suoi libri
 Questo spiega l'avversione del mondo politico di sinistra per Savona.
 I valori liberali in economia ed in politica sono sempre stati mortificati dalla politica imperante nel dopoguerra, sino all'estinzione dei movimenti liberali.
Finché  il liberalismo è tornato a germogliare nei nuovi movimenti popolari che hanno vinto alle ultime elezioni: l'M5S e la Lega.. Ne è la prova la scelta del prof. Savona alla guida dell'economia.
Movimenti popolari con una forte componente liberale, e non populisti, come la casta politica europea ed italiana li ha sprezzantemente definiti.

Ma l'ignoranza politica non ha limiti né senso del pudore: come quando, non solo in Europa ma  anche negli USA, i partiti politici al potere, che costituiscono l'establishment, sono definiti IL SISTEMA, mentre i movimenti popolari sono considerati ANTISISTEMA e quindi da censurare ed espellere dalla società.
Stiamo arrivando alle aberrazioni della Storia e della Democrazia, i cui fenomeni più recenti sono  rappresentati dalle diverse forme di razzismi e intolleranze  sociali, ideologiche e confessionali  ( v. nazismi, crisi drammatiche e sanguinose in Medio Oriente ed in Estremo Oriente, migrazioni, terrorismi,  ecc.). 

A parte l' impeachment, il Quirinale è un problema nazionale. Le carenze di Napolitano e Mattarella sono sintomatiche: tanti super funzionari super pagati per partorire risultati  assolutamente  inadeguati ad affrontare le gigantesche questioni vitali per il nostro Paese.  l  

sabato 26 maggio 2018

Ho letto ed invito tutti gli elettori a leggere il TITOLO II della Costituzione: Il Presidente della Repubblica non ha alcun potere per vietare o ostacolare o ritardare la formazione del Governo pienamente legittimo a cura di M5S e LEGA.

Il Presidente della Repubblica, se  per suoi motivi personali, non intende incaricare il Capo del Governo designato della formazione  e della guida del governo, ha una sola soluzione: le dimissioni previste all' ART: 86 della Costituzione. In tal caso " il Presidente  della Camera dei Deputati indice la elezione del nuovo Presidente della Repubblica entro quindici giorni, salvo il maggior termine previsto se le Camere sono sciolte o manca meno di tre mesi alla loro cessazione."
Le Camere sono appena elette e desiderose di agire: eleggano il nuovo Presidente nei termini prescritti!

martedì 22 maggio 2018

Il mondo conservatore dell'Italia e dell'Europa deve farsi una ragione:è in corso una rivoluzione liberale in Italia per merito della maggioranza degli elettori che hanno dato i voti elettorali ai movimenti politici più sensibili alle istanze popolari:: il M5S e la Lega.

I tentativi, in corso in Italia ed all'estero, di soffocare le genuine richieste popolari di libertà e di sovranità  sono destinati a naufragare miseramente.
L'Europa unita si salverà se riconoscerà i valori autentici dei popoli europei e saprà valorizzarli

Finalmente , per merito del costituendo governo, si è aperto un dibattito nel Paese sui problemi reali che interessano gli italiani.

Finalmente , perché per anni detto dibattito è stato sistematicamente impedito dalle classi
politiche al potere. Ad esempio ora si parla di politica estera, tema che tutti i ministri degli esteri dell'ultimo decennio si sono presi ben guardia di affrontare.
I cittadini italiani si sono sempre trovati di fronte ai fatti compiuti, senza conoscere minimamente la logica delle decisioni prese. Presunzione e mancanza di rispetto per i cittadini cui la Costituzione assegna la sovranità.
Cos' anche per l'Europa.
Subito nel dopoguerra mi sono iscritto fra i primi  nel Movimento Federalista Europeo.
Ma l'Europa  che si è formata nei decenni è ben lontana dall'immagine che allora ci aveva entusiasmato.
 Io continuo ad essere convinto europeista; , ma sono contro questo modello di  l'Europa,  burocratica e autoritaria, asservita a potentati finanziari e monetari col controllo della moneta unica.

Secondo il Financial Times i milioni di italiani che hanno votato 5 Stelle e la Lega sono "barbari"...

Non ci resta che attendere le scuse del Capo del Governo britannico  al Popolo italiano per l'offesa subita.
ma non succederà niente. Il Capo dello Stato italiano è troppo impegnato a formare un Governi di sua fiducia.  

lunedì 7 maggio 2018

La crisi politica italiana è determinata da B e dai poteri che a lui fanno capo.

Il nodo centrale delle crisi politica italiana è  formato da B. e dai poteri che a lui fanno capo: poteri
privati  e pubblici, trasparenti  ed opachi. che  mirano a conservare i propri interessi ed i propri previlegi.
I movimenti liberali e di centro-destra non hanno nulla a che fare con detto nodo, che tuttavia condiziona pesantemente la vita politica sino ad impedire la costituzione di un governo di centro-destra con un elettorato di poco superiore al 10%.
Le forze popolari e " populiste" rappresentano la maggioranza dell'elettorato, ma sinora non hanno potuto unirsi per l'opposizione di detti poteri che si camuffano da liberali.
E' paradossale che le forze vincenti non possano legittimamente governare per l' opposizione non delle sinistre, ormai distrutte dal renzismo. bensì delle pseudo-destre.
Quale via d'uscita da questa situazione che soffoca il Paese?
Le forze politiche più sane del Paese devono proclamare  un'unica soluzione :

   ELEZIONI POLITICHE AL PIU' PRESTO.  .

venerdì 4 maggio 2018

I poteri forti stranieri e nazionali hanno impedito il governo dei movimenti "populisti" in Italia.

Era tutto deciso e programmato dai poteri forti stranieri e nazionali: i movimenti " populisti" vincitori delle elezioni politiche in Italia non dovevano governare. Di conseguenza fu dato mandato al duo Berlusconi-Renzi di bloccare qualsiasi intesa fra i movimenti vincitori ed aprire al Capo dello Stato lo spazio per un governo del Presidente, che impedisse le elezioni anticipate e fosse dotato di tutti i poteri.
Ciò che puntualmente avverrà a partire dalla prossima settimana: uno sberleffo a milioni di elettori ed un gravissimo vulnus alla democrazia.

giovedì 3 maggio 2018

Lo stallo della politica è causato dal baco della democrazia: i partiti.

La mancata applicazione dell'art.49 della Costituzione, per volontà dei partiti, è la ragione principale dello stallo politico in cui il Paese è naufragato.. Infatti i partiti non hanno mai voluto regolamentare se stessi, che dal dopoguerra il poi sono cresciuti senza regole e senza controlli, assumendo arbitrariamente un potere immenso e neutralizzando i poteri costituzionali dello Stato. Da molti decenni il sottoscritto ha denunciato questa situazione abnorme, che ha generato nel Paese danni inestimabili. Anche l'esito delle ultime elezioni politiche è stato neutralizzato dal potere politico senza regole.. E siamo precipitati nell'impotenza politica e nell'irrilevanza anche sulla scena internazionale. In attesa delle decisioni della direzione di un piccolo partito al 18% ! Viva la democrazia!