martedì 25 novembre 2014

EMERGENZA in ITALIA: furti negli appartamenti con l'impiego di gas narcotizzanti

Mi segnalano a Piossasco, la città vicino a Torino, dove risiedo, che sono sempre più frequenti i furti con l'uso di gas narcotizzanti. Ho appreso in una breve inchiesta che lo stesso fenomeno si verifica in altre città italiane, tanto che si può parlare di una vera e propria emergenza nazionale. Ciò che mi preoccupa di più è l'uso dei gas narcotizzanti, i cui effetti, nocivi per le persone normali, possono essere molto gravi per soggetti debilitati e per l'infanzia. Occorre una mobilitazione su scala nazionale da parte degli Enti preposti alla sicurezza ed alla sanità: per informare la popolazione dei pericoli di queste aggressioni, per proteggerla adeguatamente e per intervenire, allo scopo di ridurre i danni sanitari e psicologici subiti dalle vittime. Per le forze dell'ordine e per i giudici l'impiego di sostanze tossiche per i furti dovrebbe essere un'aggravante del reato compiuto. La classe politica italiana,così sensibile ai diritti dei cittadini,non dovrebbe sottovalutare questo fenomeno, che lede i diritti di cittadini inermi.

venerdì 21 novembre 2014

Fermiamo il Governo! La vendita dei nostri gioielli di famiglia è vendita del nostro futuro!

Dopo la vendita di un terzo della nostra rete elettrica e del gas alla Cina, il Governo italiano ha annunciato altre cessioni strategiche: vendita di azioni dell'Enel, dell'Eni, dell'Ansaldo, delle Ferrovie, ecc.. E' giunto il momento di uscire dall'ambiguità e di definire chiaramente i nostri interessi. L'UE ci chiede giustamente di ridurre il debito pubblico anche con le privatizzazioni, non di cedere le nostre strutture strategiche, che costituiscono un patrimonio indispensabile per la nostra crescita. Inoltre non si possono anteporre le ragioni della globalizzazione ai nostri legittimi interessi nazionali ed europei. Le nostre cessioni di beni industriali a beneficio della Cina, del Giappone , dell'India e di altre grandi Potenze, naturali concorrenti del sistema economico europeo, danneggiano non solo la nostra economia ma anche quelle dei nostri partner comunitari. Le privatizzazioni del passato non sono servite a ridurre il debito pubblico, che ha continuato a crescere, ma a soddisfare gli interessi pubblici e privati di grandi corporazioni straniere e nazionali. Occorre impedire in tutti i modi che questa nuova ondata di privatizzazioni comprometta in modo irreversibile lo sviluppo della nostra economia, indispensabile per la sopravvivenza e la crescita della nostra e delle prossime generazioni. In proposito sarebbe gradita l'opinione degli economisti indipendenti, tuttora silenti.

domenica 9 novembre 2014

Oggi l'anniversario della caduta del Muro: 25 anni dopo

Ricordo quei giorni: ero emozionato e sorpreso. Tanto che decisi subito di partecipare personalmente all'evento. Partii da solo con la mia auto diretto a Berlino, via Austria, Cecoslovacchia e Germania dell'Est. Arrivai a Berlino Ovest da Berlino Est e raggiunsi i miei amici berlinesi in festa. Capii che assistevo ad un evento storico unico e straordinario dalla fine della seconda guerra mondiale, che avrebbe influenzato positivamente tutto il mondo e la vita di ciascuno di noi. In proposito segnalo l'acuto articolo pubblicato dallo storico inglese Timothy Garton Ash su La Repubblica dell'8 novembre scorso. In particolare mi ha colpito l'originalità e la profondità del confronto fra le aspettative e le aspirazioni delle generazioni del 1939, del 1968 e del 1989. Mikhail Gorbaciov, uno dei principali protagonisti del nuovo corso storico, ha dichiarato in questi giorni che " siamo sull'orlo di una nuova Guerra Fredda, anzi alcuni sostengono che sia già cominciata". La ferita aperta nel cuore di Berlino, della Germania e dell'Europa intera è stata rimarginata da un moto popolare europeo, che ha travolto governi, patti internazionali, alleanze militari, eserciti e diplomazie delle potenze dominanti. Se lo spirito libero di allora fosse offuscato da ciechi interessi, che volessero riportare indietro la storia, i popoli europei dovrebbero mobilitarsi di nuovo, per difendere i risultati ottenuti con immensi sacrifici e sofferenze ed assicurare alle generazioni future un avvenire degno di essere vissuto.

domenica 2 novembre 2014

IL CORPO UMANO: QUESTO GRANDE SCONOSCIUTO

E' sorprendente l'ignoranza che circonda il nostro corpo, nonostante gli straordinari progressi scientifici sull'argomento. Esso è percepito comunemente come un " corpo estraneo ", un oggetto misterioso, cui dobbiamo la nostra esistenza, ma che trattiamo sovente come uno " schiavo ", in balia delle nostre pretese e dei nostri capricci. Fra la coscienza e ed il corpo c'è una dicotomia perniciosa, che è all'origine di molti nostri squilibri. Solo la conoscenza e l'ascolto del nostro corpo possono ristabilire l'equilibrio psico-fisico necessario per una vita sana e felice. Eppure né in famiglia né a scuola si insegna ad amare ed a conoscere il valore inestimabile del corpo, che possediamo dalla nascita, dopo l'ineffabile sboccio nel grembo materno e che è il nostro più generoso e fedele amico per tutta la vita. Se il nostro corpo fosse curato, protetto e valorizzato in tutte le sue straordinarie potenzialità, col concorso fondamentale della nostra coscienza, si svilupperebbe e si realizzerebbe in pieno la nostra esistenza, dall'infanzia alla più tarda età. La longevità sarebbe la norma. E sparirebbero di colpo i mali causati dai disordini alimentari, dall'alcol, dal fumo, dalle droghe e dalle altre pratiche nocive che minano la salute del corpo. Ma come sensibilizzare lo Stato, la famiglia e la scuola su questi grandi problemi, fondamentali per la salute ed il benessere della società? Gradirei un commento da parte dei gentili lettori.