domenica 21 dicembre 2014

Fa antipolitica chi pratica la mala politica. Ecco come estirpare la mala pianta!

Da liberale praticante non ho mai dato credito ai sedicenti "politici", ovvero ai cittadini che praticano politica per mestiere e non per " servizio ". Se poi questi cittadini approfittano dei previlegi offerti dalla politica per finalità che non riguardano il " bene comune", essi devono essere messi in condizione di non nuocere ulteriormente alla società. La Corte dei Conti e la Magistratura hanno da sempre denunciato i reati di quanti praticano la mala politica e quindi l'antipolitica. Ma sono impotenti di fronte al dilagare del malcostume politico. Sono necessari nuovi interventi legislativi. Ad esempio, una legge che dichiari decaduti dalle funzioni pubbliche e non eleggibili i "politici" che direttamente o indirettamente hanno prodotto bilanci in perdita nella pubblica amministrazione. I debiti pubblici sono il più odioso dei reati, perché colpiscono anche le generazioni future. I bilanci passivi dei Comuni, delle Province, delle Regioni e quello dello Stato, che hanno generato e continuano a generare il mostruoso debito pubblica, vergogna del nostro Paese, hanno dei responsabili precisi. Non chiedo di perseguirli e di condannarli, come sarebbe sacrosanto, anche perché sono troppi e già godono di una generale amnistia di fatto, tacitamente approvata dalla classe "politica" al potere e quindi dal Parlamento. Mi limito a chiedere che siano allontanati dalle cariche pubbliche tutti i responsabili del debito pubblico, dovunque essi siano. Meglio se si dimettono volontariamente, in un clima di rigenerazione politica. E' possibile tutto ciò o è frutto di un sogno natalizio intessuto di ottimismo e speranza?

giovedì 11 dicembre 2014

Il Presidente Napolitano denuncia pubblicamente l'"antipolitica eversiva ": ecco le cause ed il rimedio.

I Padri della Costituzione avevano introdotto gli Articoli 49 e 39 per regolamentare rispettivamente i partiti ed i sindacati. Ma sono trascorsi da allora 66 anni e le classi politiche sono sempre state concordi nel rifiutare qualsiasi regolamentazione e quindi l'attuazione dei suddetti articoli. Di conseguenza la politica senza regole è degenerata in mala-politica. Ciò ha provocato nel Paese una reazione fortissima, che non è antipolitica, bensì la legittima volontà popolare di promuovere finalmente una politica onesta e trasparente. come si addice ad una democrazia sana e matura. Il rimedio è semplice: attuare detti articoli con assoluta priorità. Ricordo che recentemente lo stesso Presidente Napolitano ha pubblicamente esortato ad applicare l'Art. 49, allo scopo di regolamentare la politica nazionale. Ma non è stato ascoltato. uzionali con assoluta priorità.

martedì 9 dicembre 2014

Perchè lo scandalo di Roma Capitale e tutti gli altri della pubblica amministrazione? Semplice: perchè la classe politica non ha voluto applicare l'Art. 49 della Costituzione sulla regolamentazione dei partiti.

Senza regolamentazione i partiti politici italiani, che determinano la politica nazionale, sono enti senza alcun controllo effettivo da parte dello Stato. Ciò consente a corporazioni di natura finanziaria, affaristica ed addirittura criminale e mafiosa di infiltrarsi nei partiti e di condizionarli pericolosamente. Se esistesse un REGOILAMENTO che vietasse ai partiti qualsiasi coinvolgimento diretto o indiretto con dette corporazioni, pena il loro scioglimento, non assisteremmo sgomenti agli scandali ed ai compromessi subiti da parlamenti, governi e pubblica amministrazione, a partire dall'entrata in vigore della Costituzione. In particolare detto regolamento reciderebbe legami e collegamenti illegali e criminogeni fra partiti da una parte ed istituzioni finanziarie e bancarie, cooperative e sindacati, che si sono opposti all' attuazione dall' Art. 39 della Costituzione, dall'altra. Auspico vivamente che la nuova classe politica emergente riesca ad attuare l'Art. 49 per la regolamentazione dei partiti, come è avvenuto in tutte le democrazie più avanzate. In proposito invito a leggere il mio post del 12/10/2014 sull'alluvione di Genova e sulle responsabilità dei partiti.

domenica 7 dicembre 2014

DOPO L'ALLARME DELLA CORTE DEI CONTI SUI BILANCI TRUCCATI DELLE REGIONI, E' GIUNTA L'ORA DI RIDIMENSIONARLE E DI RAGGRUPPARLE IN MACROREGIONI. .

Ricordo le discussioni e le polemiche quando la classe politica dell'epoca decise la costituzione delle Regioni. Alle obiezioni di quanti, fra cui il sottoscritto, temevano un aumento esponenziale ed incontrollato della spesa pubblica, i politici promotori del progetto rispondevano che ci sarebbe verificata una corrispondente riduzione della spesa dello Stato centrale. Purtroppo i fatti hanno dato ragione ai critici, come constatato dalla Corte dei conti ed ampiamente dimostrato anche dall'aumento incontrollato del debito pubblico. Il politologo Prof. Gianfranco Miglio cercò di porre rimedio, proponendo la costituzione di MACROREGIONI, ottenute raggruppando quelle esistenti. La Fondazione Agnelli di Torino riprese la felice intuizione e sviluppò un progetto di fattibilità per queste nuove istituzioni. Ma i fortissimi interessi politici bloccarono sul nascere l'impresa. Ora, sotto la spinta della crisi economica in corso da troppi anni ed i numerosi scandali che hanno investito le Regioni, si è diffusa l'opinione che le Regioni siano di fatto incompatibili con le risorse economiche dello Stato. Pertanto il Governo ed il Parlamento dovrebbero riprendere urgentemente gli studi del Prof. Miglio e della Fondazione Agnelli e convertirli in un progetto esecutivo di pronta attuazione.

NON PUNIBILITA' DEI REATI "LIEVI": LA MAGISTRATURA PLAUDE.

In riferimento al mio penultimo post dal titolo " Emergenza Italia: furti nelle abitazioni con uso di gas narcotizzanti", la notizia dell'approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del decreto sulla non punibilità dei reati definiti "lievi", fra cui il reato dei furti negli appartamenti, mi lascia senza parole. Come si fa a definire "lieve" un furto negli appartamenti con possibili gravi lesioni provocate dai gas narcotizzanti? A completare il quadro desolante, il plauso della magistratura, che vede nel provvedimento un alleggerimento del proprio carico di lavoro. Anche la delinquenza plaude, sia pure per opposte ragioni..

lunedì 1 dicembre 2014

LA NOMINA DEL NUOVO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: NODO CRUCIALE DELLA POLITICA ITALIANA

Sui giornali di ieri si riporta con grande evidenza la frase di Renzi: Non tratto ora sul Colle, prima si vota l'Italicum. Frase che rivela la distorta logica dei politici italiani: i grandi problemi ridotti a merce di scambio e compromesso fra poteri forti ed occulti. Anche la tempistica dipende dalla convenienza politica. Queste distorsioni e deficienze spiegano perché il nostro Paese è diventato un problema anziché un motore propulsivo della UE. Mi auguro che l'attuale Presidente della Repubblica si sottragga a questa logica perversa ed indichi senza indugi le proprie intenzioni circa la sue eventuali dimissioni. Ciò riguarda lui certamente, ma anche tutti i cittadini. Essi hanno tutto il diritto di conoscere al più presto i candidati Presidenti, che devono garantire assoluta imparzialità ed indipendenza per i prossimi sette anni, nel pieno rispetto della Costituzione. La democrazia italiana è malata anche per questo.

martedì 25 novembre 2014

EMERGENZA in ITALIA: furti negli appartamenti con l'impiego di gas narcotizzanti

Mi segnalano a Piossasco, la città vicino a Torino, dove risiedo, che sono sempre più frequenti i furti con l'uso di gas narcotizzanti. Ho appreso in una breve inchiesta che lo stesso fenomeno si verifica in altre città italiane, tanto che si può parlare di una vera e propria emergenza nazionale. Ciò che mi preoccupa di più è l'uso dei gas narcotizzanti, i cui effetti, nocivi per le persone normali, possono essere molto gravi per soggetti debilitati e per l'infanzia. Occorre una mobilitazione su scala nazionale da parte degli Enti preposti alla sicurezza ed alla sanità: per informare la popolazione dei pericoli di queste aggressioni, per proteggerla adeguatamente e per intervenire, allo scopo di ridurre i danni sanitari e psicologici subiti dalle vittime. Per le forze dell'ordine e per i giudici l'impiego di sostanze tossiche per i furti dovrebbe essere un'aggravante del reato compiuto. La classe politica italiana,così sensibile ai diritti dei cittadini,non dovrebbe sottovalutare questo fenomeno, che lede i diritti di cittadini inermi.

venerdì 21 novembre 2014

Fermiamo il Governo! La vendita dei nostri gioielli di famiglia è vendita del nostro futuro!

Dopo la vendita di un terzo della nostra rete elettrica e del gas alla Cina, il Governo italiano ha annunciato altre cessioni strategiche: vendita di azioni dell'Enel, dell'Eni, dell'Ansaldo, delle Ferrovie, ecc.. E' giunto il momento di uscire dall'ambiguità e di definire chiaramente i nostri interessi. L'UE ci chiede giustamente di ridurre il debito pubblico anche con le privatizzazioni, non di cedere le nostre strutture strategiche, che costituiscono un patrimonio indispensabile per la nostra crescita. Inoltre non si possono anteporre le ragioni della globalizzazione ai nostri legittimi interessi nazionali ed europei. Le nostre cessioni di beni industriali a beneficio della Cina, del Giappone , dell'India e di altre grandi Potenze, naturali concorrenti del sistema economico europeo, danneggiano non solo la nostra economia ma anche quelle dei nostri partner comunitari. Le privatizzazioni del passato non sono servite a ridurre il debito pubblico, che ha continuato a crescere, ma a soddisfare gli interessi pubblici e privati di grandi corporazioni straniere e nazionali. Occorre impedire in tutti i modi che questa nuova ondata di privatizzazioni comprometta in modo irreversibile lo sviluppo della nostra economia, indispensabile per la sopravvivenza e la crescita della nostra e delle prossime generazioni. In proposito sarebbe gradita l'opinione degli economisti indipendenti, tuttora silenti.

domenica 9 novembre 2014

Oggi l'anniversario della caduta del Muro: 25 anni dopo

Ricordo quei giorni: ero emozionato e sorpreso. Tanto che decisi subito di partecipare personalmente all'evento. Partii da solo con la mia auto diretto a Berlino, via Austria, Cecoslovacchia e Germania dell'Est. Arrivai a Berlino Ovest da Berlino Est e raggiunsi i miei amici berlinesi in festa. Capii che assistevo ad un evento storico unico e straordinario dalla fine della seconda guerra mondiale, che avrebbe influenzato positivamente tutto il mondo e la vita di ciascuno di noi. In proposito segnalo l'acuto articolo pubblicato dallo storico inglese Timothy Garton Ash su La Repubblica dell'8 novembre scorso. In particolare mi ha colpito l'originalità e la profondità del confronto fra le aspettative e le aspirazioni delle generazioni del 1939, del 1968 e del 1989. Mikhail Gorbaciov, uno dei principali protagonisti del nuovo corso storico, ha dichiarato in questi giorni che " siamo sull'orlo di una nuova Guerra Fredda, anzi alcuni sostengono che sia già cominciata". La ferita aperta nel cuore di Berlino, della Germania e dell'Europa intera è stata rimarginata da un moto popolare europeo, che ha travolto governi, patti internazionali, alleanze militari, eserciti e diplomazie delle potenze dominanti. Se lo spirito libero di allora fosse offuscato da ciechi interessi, che volessero riportare indietro la storia, i popoli europei dovrebbero mobilitarsi di nuovo, per difendere i risultati ottenuti con immensi sacrifici e sofferenze ed assicurare alle generazioni future un avvenire degno di essere vissuto.

domenica 2 novembre 2014

IL CORPO UMANO: QUESTO GRANDE SCONOSCIUTO

E' sorprendente l'ignoranza che circonda il nostro corpo, nonostante gli straordinari progressi scientifici sull'argomento. Esso è percepito comunemente come un " corpo estraneo ", un oggetto misterioso, cui dobbiamo la nostra esistenza, ma che trattiamo sovente come uno " schiavo ", in balia delle nostre pretese e dei nostri capricci. Fra la coscienza e ed il corpo c'è una dicotomia perniciosa, che è all'origine di molti nostri squilibri. Solo la conoscenza e l'ascolto del nostro corpo possono ristabilire l'equilibrio psico-fisico necessario per una vita sana e felice. Eppure né in famiglia né a scuola si insegna ad amare ed a conoscere il valore inestimabile del corpo, che possediamo dalla nascita, dopo l'ineffabile sboccio nel grembo materno e che è il nostro più generoso e fedele amico per tutta la vita. Se il nostro corpo fosse curato, protetto e valorizzato in tutte le sue straordinarie potenzialità, col concorso fondamentale della nostra coscienza, si svilupperebbe e si realizzerebbe in pieno la nostra esistenza, dall'infanzia alla più tarda età. La longevità sarebbe la norma. E sparirebbero di colpo i mali causati dai disordini alimentari, dall'alcol, dal fumo, dalle droghe e dalle altre pratiche nocive che minano la salute del corpo. Ma come sensibilizzare lo Stato, la famiglia e la scuola su questi grandi problemi, fondamentali per la salute ed il benessere della società? Gradirei un commento da parte dei gentili lettori.

domenica 26 ottobre 2014

I partiti senza democrazia interna possono " concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale ", come recita l'art.49 della Costituzione?

La risposta è : NO. Infatti assistiamo dal 2011 alla successione di governi non eletti. Ora alla Leopolda di Firenze Matteo Renzi si propone di restare al potere addirittura sino al 2023. Senza proteste da parte delle anime pure e belle della democrazia italiana e dei severi custodi della Costituzione.

mercoledì 22 ottobre 2014

Il Servizio Sanitario Nazionale - legge 833 del 23 dicembre 1978 - è compatibile con l'economia del nostro Paese?

Ricordo che, quando si discuteva sulla legge del Servizio Sanitario Nazionale sull'onda del compromesso storico, lo scrivente osservò con sconcerto che essa non prevedesse alcun strumento in grado di contenere il costo di detta riforma , che già allora sembrava ai più avveduti incontenibile. Esternai queste perplessità a diversi esponenti del potere politico di allora; ma non ricevetti mai risposta. Ora , dopo 36 anni dall'istituzione di detta legge, i costi sono sempre cresciuti ed hanno raggiunto livelli incompatibili con i bilanci statali, contribuendo ad incrementare pericolosamente i deficit delle Regioni ed il debito pubblico. Donde la necessità di intervenire urgentemente con ristrutturazioni radicali e la sostituzione del personale dirigente attuale, politicizzato e sindacalizzato, con esperti altamente qualificati. Ne sarà capace il governo attuale?

mercoledì 15 ottobre 2014

IL GOVERNO ITALIANO STRINGE L'ASSE CON PECHINO: E' QUESTA LA NUOVA POLITICA ESTERA DI NAPOLITANO E DI RENZI?qu

Ieri Matteo Renzi ha annunciato : " Questa sera con il Premier LiKegiang firmeremo molti accordi commerciali con la Cina". Infatti sono stati firmsti accordi per 8 miliardi di euro, che coinvolgono molte aziende , fra cui l' Enel e la Banca Intesa S. Paolo. Sul contenuto di tali accordi le informazioni sono molto scarne. Non so se per reticenza o per riservatezza commerciale. Ricordo che nel passato agosto la stampa italiana ha riferito di numerose dismissioni di beni pubblici da parte del governo, fra cui oltre il 30% della rete elettrica e del gas alla Cina. Allora ho espresso la mia viva preoccupazione come cittadino ed ho scritto su questo blog due post , uno il 15 agosto dal titolo: "Il governo italiano esulta: ha svenduto un terzo della rete elettrica e del gas alla Cina! ", e l'altro il 29 agosto: " Può il governo italiano vendere gioielli di famiglia alla Repubblica Socialista cinese? ". Oggi molti si aspettano una nuova ondata di acquisizioni da parte della Cina. Ma la domanda che il Parlamento ed il governo italiano si dovrebbero porre è il seguente: Dal punto di vista costituzionale è lecito barattare parte della sovranità e dell'indipendenza del Paese per ridurre il debito pubblico, sia pure su pressione dell'UE?

domenica 12 ottobre 2014

Come gli eventi catastrofici dell'alluvione di Genova dimostrano, la partitocrazia è all'origine di tutti i mali: occorre riformare i partiti e le leggi elettorali, nello spirito dell'Art.49 della Costituzione, mai attuato

Come purtroppo dimostrato dall'ultima alluvione su Genova, l'attuale classe dirigente del Paese è assolutamente incapace di governare un grande Paese come l'Italia. I partiti politici, privi di democrazia interna ed in balia di interessi inconfessabili nazionali e stranieri, costituiscono una intollerabile partitocrazia, non meno deleteria del partito unico. Essi si trasformano di continuo, perché nulla cambi. A tutti i livelli politici ed amministrativi si è affermata una deresponsabilizzazione generalizzata, cui corrisponde una immunità di fatto. I politici, i burocrati, i sindacati ed il Parlamento tutto si palleggiano le responsabilità in un gioco deplorevole e vergognoso. Con grave danno alla credibilità dello Stato ed al benessere dei cittadini, che rischiano non solo la povertà e l'insicurezza, ma anche la vita. L'attuale situazione è insostenibile. Pertanto si impone una riforma radicale dei partiti, della rappresentanza elettorale e delle leggi elettorali, nello spirito dell'art. 49 della Costituzione (v. nota), mai attuato, allo scopo di selezionare una nuova classe dirigente, onesta, competente ed indipendente, che consideri l'impegno politico un servizio temporaneo al Paese. Come era concepito dai Padri del Risorgimento ( nota ): Art. 49: " Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale ".

L'alluvione di Genova: class action contro gli amministratori incapaci.

  Recentemente  avevo proposto un' azione collettiva o class action  dei cittadini contro le amministrazioni comunali responsabili di bilanci comunali in rosso. Come minimo, erano previste le dimissioni di dette amministrazioni per patente incapacità di gestione.

   La stessa azione avrebbe potuto estendersi alle Regioni ed alle Province. Ciò fra l'altro avrebbe posto un argine al gigantesco debito pubblico.
  
   Come era facilmente prevedibile, nessuno mi ha dato retta e le pubbliche amministrazioni hanno  continuato, con straordinario impegno, questa disonorevole gara: a chi si indebita di più.

     Di fronte a calamità chiaramente causate dalla incapacità di organi pubblici, come quella di Genova, a maggior ragione  si impone una class action dei cittadini genovesi:

 tutti i responsabili, politici e burocrati associati, subito  a casa ed interdizione dai pubblici uffici.

   A parte il doveroso risarcimento dei beni materiali, chi risarcisce i conducenti di automezzi che hanno rischiato il lento supplizio di affogare, imprigionati nel loro veicolo?   

venerdì 3 ottobre 2014

Le sanzioni italiane contro la Russia: inaccettabile autolesionismo.

   Ritorno sulla crisi ucraina, che mi preoccupa molto per le gravissime conseguenze economiche.
 . Nel precedente post avevo evidenziato la manifesta illegalità delle sanzioni contro la Russia e dei provvedimenti contro cittadini privati russi.
   Ora sottolineo i giganteschi danni all'economia del nostro Paese dalle contromisure del governo russo, cui vanno aggiunti i maggiori costi dell'energia importata, i rischi di riduzioni o sospensioni delle forniture energetiche e gli effetti devastanti sul turismo russo in Italia per effetto dei sequestro in Italia di beni russi privati.
    I danni stimati sarebbero non inferiori a 15/ 20 miliardi di euro.
    Come può giustificare il governo italiano una perdita così ingente?
    Si sono discusse con l'Amministrazione Obama e con l'UE le doverose compensazioni per fronteggiare i danni emergenti dalla crisi  Ucraina, di cui l'Italia non ha alcuna responsabilità?
    Ai tempi della guerra fredda i Paesi occidentali andavano a gara per fare affari con l'Unione Sovietica. Era allora che  si sarebbero dovute applicare  sanzioni ed embarghi all' Unione Sovietica; non ora alla Russia, che ha avuto il merito storico di liberare sé stessa e l'Europa  dalla dittatura sovietica nel 1991, senza sparare un colpo.
    Sono prevedibili  altre crisi fra i Paesi dell'ex blocco sovietico. ma queste vanno risolte con metodi pacifici, basati sulla diplomazia.. L'Occidente si deve muovere con estrema cautela e prudenza per non aggravare i problemi ancora irrisolti originati dalla disgregazione dell'Unione Sovietica.
    Per questi motivi sono inconcepibili le sanzioni degli USA e dell'UE alla Russia.
    La storia insegna che le sanzioni non raggiungono mai gli effetti che si propongono, ma al contrario aggravano i problemi che si intendono risolvere.
    Anche l'Italia ha sperimentato le sanzioni prima della seconda guerra mondiale. La popolazione, soprattutto le fasce più povere e più fragili (anziani e giovani), ha duramente sofferto, ma la crisi politica  europea di allora si è aggravata sino allo scoppio della guerra.
    Dissertare sull'art. 18, mentre si applicano sanzioni ad uno dei Paesi che potrebbero aiutarci, col loro immenso potenziale economico, a superare la nostra crisi pluriennale, è un nonsenso assoluto.
    L'applicazione di queste sanzioni, insieme all'attuazione del Progetto Mare Nostrum sull'immigrazione, bastano a dimostrare  che la nostra politica internazionale vada riesaminata e riformata  dalle fondamenta, per difendere i nostri legittimi interessi di Paese  sovrano, in una comunità europea ed atlantica, che deve essere solidale con tutti i suoi Membri.
    Resto in attesa, con tutto il popolo italiano, dei provvedimenti in merito del Quirinale e di Palazzo Chigi. 
   
           
  
  

martedì 30 settembre 2014

La crisi Ucraina: provvedimenti illegali dell'Amministrazione Obama e dell'UE.

    Non sono esperto di diritto internazionale; ma siccome gli " esperti" non riescono ad evitare gravissima crisi internazionali, sono tentato ad esprimere il mio pensiero, dettato dal semplice  buon senso.

   L'Amministrazione Obama, non ascoltando i recenti consigli alla moderazione di Henry Kissinger,  ha affrontato  la crisi dell'Ucraina con provvedimenti pesanti, fra cui  sanzioni economiche alla Russia ed a cittadini privati russi. Così anche  lo Stato italiano è intervenuto per comminare sanzioni economiche  e per sequestrare beni ad imprenditori russi in Italia.

   Provvedimenti inaccettabili, perché  sul piano economico  le ritorsioni russe  costano all'economia europea ed italiana  perdite di miliardi di euro e perché  sul piano giuridico viene applicato  il principio che qualsiasi cittadino possa essere colpito per conto  del Paese cui appartiene.
  
    Principio che nessuna norma di diritto internazionale consente e che costituisce una  aberrazione giuridica.

    Se a questo si aggiunge la possibilità che un drone anonimo colpisca con arma letale un cittadino "condannato", senza  preventiva comunicazione della condanna inflitta, nel suo Paese o all'estero,
come è avvenuto su larga scala a Gaza, si comprende che gli Stati Uniti  ed i suoi alleati, fra cui purtroppo l'Italia, stiano  entrando in un' area  di illegalità diffusa e dalle conseguenze imprevedibili.

   Può il governo italiano, così sensibile alle istanze dell'Amministrazione Obama, intervenire su detta Amministrazione  e sull'UE, per riportare la legalità nella composizione della  crisi Ucraina o almeno rifiutarsi di applicare provvedimenti illegali?
  

martedì 23 settembre 2014

Mario Draghi riconosce il ruolo centrale delle aziende per superare la crisi dell'Eurozona.

    Ieri, di fronte all'Europarlamento Mario Draghi ha ribadito che " la crisi sarà davvero finita solo quando tornerà la FIDUCIA dell'economia reale, quando ci sarà di nuovo la  VOLONTA' delle AZIENDE di assumere rischi".
     Questa ovvia constatazione è volutamente ignorata  in Italia dalle forze politiche che sostengono il governo. La centralità delle aziende cozza contro le ideologie dominanti.
     Eppure senza il contributo fondamentale delle imprese la crisi economica non può essere debellata. Il loro reddito è indispensabile per coprire le spese di gestione di un costosissimo stato sociale.
    Se ne deduce che oggi il compito principale dello Stato e del governo è di sostenere in ogni modo e con la massima efficacia le aziende italiane e straniere tuttora operanti sul mercato italiano ed internazionale, affinché queste ritrovino in Italia un clima favorevole al rischio imprenditoriale ed agli investimenti produttivi.
    Da esse dipendono  in larga misura la sopravvivenza e la crescita della nostra economia.
    Di conseguenza tutte le riforme, di cui tanto si parla, dovrebbero essere finalizzate al sostegno ed alla espansione delle aziende italiane in Italia ed all'estero. Tra queste, le riforme del mercato del lavoro, del fisco, della giustizia, della finanza pubblica, ecc.
    Anche la politica estera, quella della sanità pubblica, dell'istruzione, della ricerca e della scuola, quella dell' ambiente e della gestione del territorio, ecc. dovrebbero essere informate alle esigenze dell'imprenditoria pubblica e privata.
    Purtroppo, come su accennato, la cultura dell'impresa  è carente in Italia. Hanno preso sopravvento  dottrine e  pregiudizi contro gli  unici strumenti in grado di produrre ricchezza.
    Se non sapremo reagire positivamente a questa grave deficienza culturale, saremo condannati ad un futuro di povertà e di restrizioni.
    La classe politica italiana dovrebbe intervenire immediatamente per rimediare ai propri errori. Altrimenti si assumerebbe  gravissime  responsabilità di fronte al Paese.  
   
   
   

                 

    
     
     

domenica 21 settembre 2014

Invito ai giovani: rispettate e proteggete il vostro corpo!

    Si sono aperte le scuole: ma ci sono corsi che spiegano ai giovani le meraviglie del corpo umano e
le modalità per svilupparlo, conservarlo e proteggerlo a tutte le età?
 
   La maggioranza dei giovani è all'oscuro della struttura e del funzionamento del proprio corpo.

   Eppure questo dovrebbe essere uno dei principali insegnamenti. Perché il corpo  è il più grande CAPITALE di cui disponiamo, ci accompagna tutta la vita ed è fonte di gioie e di patimenti
per noi stessi e per il nostro prossimo.
 
   E' sorprendente, nell'era dell'internet, l'ignoranza, spesso anche ostentata, di tanti giovani, che trascurano volutamente le regole più elementari per proteggere il proprio fisico dalle aggressioni esterne:
   l'introduzione con varie modalità di veleni nel proprio corpo - alcolici, droghe, alimenti impropri - .
 
    Non è assurdo compromettere la salute e l'equilibrio psico-fisico  per esperienze e capricci contro natura?
  
     Ho fiducia nella ragionevolezza e nel buon senso della maggioranza dei giovani.

     Ma essi devono essere messi tempestivamente in guardia dalle insidie e dai pericoli, anche mortali, cui sono esposti nella vita di tutti i giorni.

     La scuola dovrebbe essere lo strumento fondamentale per la corretta formazione dei giovani.
     Ma tutti sappiamo che la scuola è malata ed impotente.
  
    Compiti prioritario dei politici, soprattutto di quelli al governo, dovrebbe essere appunto quello di RIFORMARE  la scuola, per offrire ai giovani la  cultura necessaria per lo sviluppo SECONDO NATURA della propria mente e del proprio fisico.

     Ne saranno capaci?
   
        

sabato 13 settembre 2014

La comunità internazionale e l'ONU dovrebbero mettere al bando i bombardamenti con aerei, missili e droni, contro la popolazione civile.

   Nel mio post del 20 agosto u.s. dal titolo: - I bombardamenti di Israele a Gaza: la critica del "Giusto" Henk Zanoli -, proponevo che venisse messa al bando l' arma  "terroristica" dei bombardamenti contro la popolazione civile, largamente applicata anche negli anni recenti dagli USA, dalla NATO, dalla G.B., dalla Francia, da Israele e da altri Paesi , fra cui il nostro.
 Bando  da tempo in vigore per le armi nucleari, chimiche e batteriologiche.
   Non è ammissibile, nell'era dell'ONU, del Tribunale dell'Aja e delle altre Istituzioni che combattono i crimini contro l'umanità, consentire che i conflitti internazionali o locali si risolvano prendendo in ostaggio intere popolazioni, confinandole in immensi campi di concentramento  e sacrificandole nel nome della giustizia internazionale.
   Nei giorni scorsi l'Amministrazione americana ha ribadito che, per debellare lo Stato Islamico ed altre minacce, ricorrerà esclusivamente ai bombardamenti aerei   ed    ha assicurato che non ci saranno forze di terra, salvo raid condotti da commando.
   Sembra adottata la dottrina: solo guerra dall'aria. Dottrina scelta dal Presidente per chiari fini di politica interna, ma estremamente pericolosa per le popolazioni civili inermi.
   Lo scenario di questa guerra è terrificante: i droni infesteranno qualsiasi luogo e semineranno morte ovunque i loro conduttori a distanza li guideranno. Gli errori sono scontati e fanno parte del rischio.
   Hanno considerato i grandi strateghi internazionali che i droni possono cadere nelle mani di organizzazioni terroristiche e mafiose e possono uccidere vittime innocenti?
   Come si difende la popolazione civile da queste micidiali intrusioni, spesso anonime, dal cielo?
   Oggi La Repubblica ha dato voce a Andrew Bacevich, Professore di Storia e di politica internazionale alla Boston University. Egli critica la strategia di Obama ed il suo potere militare ed auspica nuove strategie di difesa dalle minacce ed insidie che l'Occidente deve affrontare.
   Non siamo più ai tempi in cui il fine giustifica i mezzi.
   Strumenti barbari, quali i bombardamenti aerei, non possono essere adottati per fini nobili, quali la pace ed il benessere dei popoli.
  
    ONU, se  ci sei, batti un colpo!
    
  
 
       

giovedì 4 settembre 2014

Proposta al Governo italiano: aprire NOTE di CREDITO con tutti i Paesi, da cui arrivano i clandestini.

Richiamando ed integrando il mio post dedicato al grande flusso di clandestini diretto in Italia, propongo al nostro Governo un provvedimento , che ha il pregio di non costare praticamente nulla,
di valorizzare e consentire l'eventuale ricupero delle spese effettuate ed  essere applicato direttamente,  senza il preventivo benestare dei nostri partners internazionali:

apriamo una NOTA  di CREDITO unilaterale con ognuno dei Paesi da cui provengono i clandestini.

Detta nota conterrà tutti i costi che il governo italiano ha sostenuto per ognuno dei clandestini, da quando è stato preso in carico dalla pubblica amministrazione a quando è stato rilasciato ad altro ente.

Questo consuntivo di spese verrà inviato periodicamente per via diplomatica ai Paesi beneficiari, anche per loro visione ed accettazione  e sarà considerato un credito da esigere, quando le occasioni si presenteranno:

ad esempio, scaliamo detti importi dai programmi di aiuti bilaterali o multilaterali o di finanziamenti, cui l'Italia partecipa a favore di detti Paesi.

Ciò in base al principio che gli aiuti offerti sotto qualsiasi forma vadano contabilizzati e riconosciuti sia dai Paesi  donatori sia da quelli  beneficiari, anche  per il rispetto che la Pubblica Amministrazione deve ai cittadini che, spesso senza essere interpellati, sacrificano parte delle proprie risorse  per finalità umanitarie.   



lunedì 1 settembre 2014

Le sanzioni alla Russia: strumenti incivili di una diplomazia obsoleta ed irresponsabile.

   Questo è un messaggio indirizzato alla neo responsabile della politica estera europea Federica Mogherini   ed ovviamente alla Casa Bianca per la politica euro-atlantica.
   Appartengo alla generazione che ricorda i tempi bui delle sanzioni comminate dalla Società delle Nazioni  all'Italia, prima della guerra, per punirla dell'occupazione dell'Etiopia.
    Il risultato è stato opposto a quello che gli inglesi e i suoi alleati si promettevano: anziché sollevare la popolazione contro il governo, le sanzioni hanno rafforzato il regime  ed avvicinato l'Italia alla Germania nazista.
    Inoltre le sanzioni dirette contro la popolazione inerme  sono un atto di viltà e di inciviltà. Si distinguono dai bombardamenti terroristici solo per il fatto di non essere cruenti; ma sul piano etico sono riprovevoli allo stesso modo.
   Non è lecito tenere in ostaggio intere popolazioni per le presunte colpe dei governanti ed infliggere,  soprattutto  alle fascie più deboli, restrizioni e sofferenze.
    La diplomazia moderna deve ricorrere ad altri mezzi per comporre le vertenze internazionali.
    La Storia insegna che le sanzioni e gli ultimatum sono forieri di immani disastri umanitari.
     Come dimostra la Seconda Guerra Mondiale.
      

I nipotini del Presidente Napolitano: il caso Mogherini

   La regia occulta del Paese, che punta sul " largo ai giovani " di mussoliniana memoria,  ha inserito un ulteriore tassello al piano di governo dei mille giorni: la nomina della signora Mogherini ad Alto Rappresentante della politica estera e della sicurezza della UE.
   Come ha giustamente rilevato Eugenio Scalfari su Repubblica il 31 agosto u.s. : " questa nomina non ha alcun contenuto di sostanza. Lo avrebbe - e sarebbe anzi positivo - se ci fosse preliminarmente una  cessione di sovranità degli Stati nazionali all' UE, della politica estera e di quella della difesa. Senza quelle cessioni Mogherini può esercitarsi nell'emettere pareri e via col vento".
   In questa negoziazione, come nelle altre,  la mancanza di trasparenza è la regola. Cosa ha ottenuto il nostro Paese ed in cambio di che cosa? Non lo sapremo mai.
   A conferma del fatto che la nostra classe politica, formatasi con metodi antidemocratici, agisce in assoluta carenza di metodi democratici, in dispregio  dell' art. 49  della Costituzione italiana.

venerdì 29 agosto 2014

Può il governo italiano vendere gioielli di famiglia dell'Italia alla Repubblica socialista cinese?

   Nel post del 15 c. m. avevo duramente criticato la decisione del governo italiano di cedere un terzo della rete elettrica e del gas alla Cina. Ora il governo italiano ha annunciato che venderà, ancora alla  Cina, quote delle azioni dell'Enel e dell'Eni.
   Mi domando   con profonda inquietudine se il governo italiano ha il diritto ed il potere di alienare all'estero e ad una Potenza strategica mondiale, quale la Cina, nostri beni strategici per l'economia e la sicurezza.
   Possono considerazioni di mera ragioneria avere il sopravvento su argomenti che attengono all'indipendenza di un Paese sovrano?
   In base all'Art. 80 della Costituzione, solo  "le  Camere autorizzano con legge la ratifica dei trattati
internazionali che sono di natura politica, o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari , o.. "
   Anche l'UE dovrebbe intervenire, trattandosi di infrastrutture energetiche integrate con quelle europee.
    In conclusione, raccomanderei  a questo governo, giovanile e volonteroso, di ascoltare le istanze della geopolitica applicata ai problemi energetici nazionali e di non lasciarsi suggestionare dagli apparenti successi contabili della pubblica amministrazione.

  
   
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domenica 24 agosto 2014

Il FALLIMENTO della politica estera degli Stati Uniti, dell'UE e dell'Italia: l'esplosione degli jihadisti

   I genocidi, le atrocità e le minacce degli jihadisti in Medio Oriente ed in  Nord Africa, con epicentro in Libia, non possono più  essere sottovalutati e sottaciuti dalla diplomazia  e dalla stampa
occidentale: si tratta di fatti criminali di inaudita ferocia, che non meritano giustificazioni nè difese da parte del mondo civile.
   Si è trattato di un gigantesco fallimento geo-politico e strategico dell'Occidente, che avrà conseguenze paragonabili a quelle di una guerra mondiale perduta.
   Le politiche estere degli Stati Uniti, dell'UE e dei Paesi Europei vanno assolutamente revisionate e rinnovate  alla luce dei terribili eventi,  che essi  non sono stati in grado di prevedere e di prevenire, nonostante la loro lunga presenza militare nell'area.
   Il Congresso degli Stati Uniti dovrebbe chiedere conto alla Presidenza degli Stati Uniti della superficialità ed incapacità dimostrate nel gestire situazioni internazionali complesse e nel salvaguardare i propri militari e civili. I bombardamenti aerei in corso ed in programma aggravano  i problemi ed aggiungono atrocità ad atrocità.
   L'UE è assolutamente impotente e  finge di non accorgersi di quanto avviene ai suoi confini ed addirittura all'interno dei Paesi membri.
   Il governo   italiano,  teso  a svolgere la missione " Mare Nostrum ", così definita per irrisione dai nostri Alleati, non si accorge che, sotto la copertura  dell'azione umanitaria, sbarcano in Italia terroristi e delinquenti di ogni estrazione, liberi  di organizzare, senza identificazione né controllo, le proprie azioni delittuose in Italia ed oltre confine.
   A questo punto bisogna avere il coraggio e la responsabilità di dire in tutte le sedi qualificate che la politica estera italiana, per responsabilità dei governi e dei ministri degli esteri che si sono succeduti in questi ultimi anni, è stata di fatto inerte ed inefficace, troppo succube degli Stati Unti, dell'ONU e dell'UE
   Anche l'attuale ministro  degli esteri non ha saputo indicare al Paese le linee fondamentali della politica italiana nel mondo.
    Pertanto si auspica che finalmente al più presto si scelga   per  la Farnesina un esperto di politica internazionale e non un politico e soprattutto si cambi radicalmente la politica estera  del Paese, allo scopo di adeguarla ai suoi interessi reali, attuali e futuri.
    Se poi il governo italiano ambisce a designare una persona per la funzione di politica estera dell'UE,  a maggior ragione scelga una personalità di prestigio internazionale fra i diversi esperti a disposizione e rinunci ad indicazioni dettate dalla politica di parte.
     
        

venerdì 22 agosto 2014

Politici di professione? Nei Paesi democratici solo in Italia.

    Spesso mi capita in Italia di incontrare persone di tutte le età che dichiarano, sia in  privato che in pubblico, che sono " politici" a pieno tempo.
    In effetti, a partire dal dopoguerra si è formata una categoria  o casta di cittadini  - i politici -  che non godono di  alcun riconoscimento giuridico né amministrativo, ma frequentano i partiti e con questa qualifica si sentono accreditati a  coprire qualsiasi carica politica del Paese, elettiva o non.
    La Costituzione Italiana all'art. 49 si limita a dichiarare che " tutti i cittadini hanno il diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale",  ma non cita mai  " i politici". Fa solo riferimento a categorie fondamentali per  il funzionamento dello Stato: i magistrati, gli insegnanti, le forze armate, ecc.
    E' un' anomalia tutta italiana, che rivela un grave deficit della nostra democrazia ed ha una  incidenza negativa  sulla vita politica ed economica  del Paese, perché impedisce una selezione
adeguata ed efficiente della nostra classe dirigente.
   Senza offesa per i  Governi che si sono succeduti in questi ultimi decenni sino ad oggi.
        

giovedì 21 agosto 2014

Il grande flusso di clandestini nel Mediterraneo: destinazione Italia

Il grande flusso di clandestini in Italia non è casuale, ma diretto da centrali criminali ubicate sia presso i Paesi d'origine sia  presso quelli di transito  e di destinazione  in Italia ed in Europa, con la connivenza, la mediazione e la complicità di associazioni criminali e di enti sociali laici e religiosi e l'assenza e la latitanza  di istituzioni  internazionali e di organizzazioni ufficiali, quali ONU e la UE,
in un clima di diffusa illegalità e violazione di diritti e norme nazionali ed interazionali.

 Si è creato nel tempo un intreccio inestricabile di interessi e di omertà, che ruotano intorno al mercato dei clandestini, con la partecipazione attiva della criminalità organizzata italiana e straniera, tutti appassionatamente uniti a sfruttare i clandestini ed i Paesi, che per umanità e senso di responsabilità, finanziano, con straordinaria larghezza di uomini e di mezzi, le operazione di salvataggio e di sistemazione sul proprio territorio.

 Il primo di questi Paesi per impegno e dedizione è l'Italia. Ma la comunità internazionale non vuole riconoscere i nostri sacrifici; anzi ci guarda con diffidenza e sospetto, usando come arma di ricatto la infamante accusa di razzismo.

  Come cittadino italiano ed europeo mi ribello a questa situazione di vassallaggio e svalutazione
della nostra encomiabile  opera umanitaria.

  Sono necessari interventi incisivi a difesa della nostra dignità e dei nostri legittimi interessi.
  Ad esempio dovremmo rivedere i cospicui contributi finanziari che diamo all'UNU ed all'UE per servizi internazionali che svolgiamo solo noi in solitudine.
  Una sospensione temporanea di detti contributi, in attesa che la situazione si chiarisca, con una equa ripartizione degli oneri, mi sembra una misura equilibrata e corretta.
  Altra misura : esigere la presenza di  alti funzionari dell'ONU e della UE nel corso delle operazioni Mare Nostrum, al fine di coinvolgerli e responsabilizzarli, in vista della partecipazione degli Enti che rappresentano.

  I vertici dell'ONU e della UE non possono più restare ai margini della più gravi crisi internazionali, come impotenti osservatori, pena la perdita del loro ruolo.
  Gravitano sul Mediterraneo i conflitti Israele-Gaza, la Siria  e l' Irak,  che alimentano anche  il flusso di clandestini sull' Italia. Pure la crisi Ucraina-Russia ha ripercussioni sull' area  mediterranea.

  La misura di cui non si è mai sentito parlare  è l'intervento incisivo dell''ONU e della UE  sui Paesi, da cui partono i clandestini,  per indurli a migliorare le condizioni di vita dei loro cittadini e  ridurre il numero di quelli che fuggono. 
   Se questi Paesi non prendono misure urgenti a favore dei propri cittadini, si devono applicare provvedimenti, quali sanzioni e cessazione di aiuti o finanziamenti internazionali ed al limite l'espulsione di detti Paesi dalle organizzazioni internazionali.

  Non può il nostro  Paese, generoso al limite delle sue possibilità,  pagare direttamente o indirettamente tutti per gli stessi servizi: l'ONU, l' UE, le organizzazioni umanitarie, le operazioni di salvataggio e di sistemazione dei clandestini per tempi indefiniti sul nostro territorio, i Paesi da cui partono i clandestini, ecc.

   Il governo intervenga con una task force, che coinvolga i diversi ministeri interessati e sollevi i suddetti problemi a livello internazionale, affrontando l'inconcludente burocrazia internazionale con atti unilaterali di forte impatto.

 Siamo noi i protagonisti a nostre spese: questa è la nostra forza! ,

  
 
 
   

mercoledì 20 agosto 2014

Il Walfare State o Stato Sociale si riduce: realtà nascosta dalla classe politica al governo

   E' inutile nasconderlo: il Walfare State, di cui la sinistra italiana era orgogliosa, si sta smontando sotto i colpi della crisi economica.
   La tassazione feroce e soprattutto la mancanza di sostegno al mondo industriale, unico capace di creare nuovi posti di lavoro reale e non fittizio in Italia ed all'estero, hanno bloccato ogni possibilità di crescita economica ed  alimentato l'aumento incontrollato del debito pubblico.
   E' come se ci trovassimo in un locale chiuso invaso dalle acque, senza possibilità di fuga; il livello delle acque cresce ed il rischio  di affogare è altissimo. 
    Fuori dalla metafora, lo stato economico in cui siamo sprofondati dal 2011 ad oggi è da incubo.
    Le nostre certezze, le nostre speranze, le nostre attese sono svanite, nonostante  le assicurazioni dei governi che si sono succeduti. Il volto triste e preoccupato del Ministro Padoan è più eloquente di ogni discorso.
    L' attuale governo di scouts, guidato da  un giovane brillante, che confida nella provvidenza, vive spensierato il suo momento di gloria, finchè i suoi promotori lo appoggeranno per la difesa dei propri interessi.
    Nel frattempo esso vara provvedimenti destinati all'insuccesso, come i famosi 80 € erogati ad una fascia di lavoratori previlegiati.
   Ma ora dimostra il proprio  limite ideologico: prelevare dalle pensioni contributive  un contributo di solidarietà a partire da 2500 € netti.
   Ignorando che le pensioni contributive non appartengono allo Stato bensì ai cittadini che le hanno formate legittimamente, versando i contributi  nel corso  degli  anni di lavoro.
   Un prelievo  forzoso  sarebbe un furto dello Stato.
   Altro il discorso per le pensioni retributive, erogate negli anni del trionfo dello Stato Sociale.
    Se lo Stato è in difficoltà, le sue erogazioni di natura sociale vanno ridimensionate.
    Comunque non è con queste manovre di prestigio che si sanano i conti dello Stato.
    Occorrerebbe una visione lungimirante di ampio respiro, che coinvolgesse in un patto di solidarietà
tutti i protagonisti della vita economica del Paese.
     Obiettivo che può essere conseguito solo da  una nuova classe politica, competente e responsabile.
     Nuove elezioni? Molti pensano che siano auspicabili al più presto.
 

  

  

I bombardamenti di Israele a Gaza: la critica del "Giusto" Henk Zanoli.

  L'avvocato olandese Henk Zanoli ha restituito l'onorificenza di "Giusto",  che ottenne per aver salvato nel '43 un bimbo dai nazisti, accusando Israele di razzismo per i bombardamenti su Gaza.
  Israele, l'ONU, l'UE, gli USA, la Francia, la Gran Bretagna, la Russia, l'Italia ed altri Paesi  dovrebbero bandire ufficialmente, la  pratica terroristica dei bombardamenti aerei sulla popolazione civile, che provoca terribili effetti, fra cui " la strage degli innocenti".  Come è avvenuto per le armi
 nucleari, chimiche e biologiche..
  In particolare l'ONU dovrebbe intervenire per bloccare questa inumana e barbarica operazione terroristica, che si è allargata ora all'Irak, pena la perdita di credibilità internazionale  e della stessa ragione della sua esistenza.

domenica 17 agosto 2014

L'On. Boldrini e i vu comprà.

  L' On. Laura Boldrini, terza carica dello Stato in quanto Presidente della Camera dei Deputati, ha redarguito pubblicamente  nei giorni scorsi il Ministro degli Interni dell'attuale governo, perché ha osato chiamare " vu comprà " i venditori  ambulanti africani, che affollano le nostre spiagge. 
 Ho consultato " L'Enciclopedia - Dizionario di Italiano ", edito da Biblioteca di Repubblica ed ho letto in merito la seguente definizione: " Espressione con cui vengono definiti popolarmente i venditori ambulanti nordafricani".
  Colorita espressione popolare, senza traccia di razzismo, tanto più che la popolazione locale e  turistica sostiene questi venditori, acquistando la merce offerta.
   Vorrei suggerire amabilmente all'On. Boldrini di non lasciarsi influenzare  dalla sua trascorsa carriera all'ONU per i rifugiati e di rivolgersi con la sua autorità ai clandestini ( spero che la parola non  suoni offesa ) ed i regolarizzati,  ammonendoli  che, se vogliono essere più rispettati dal Paese che li ospita generosamente, offrendo loro aiuti di ogni tipo, compresi i servizi sanitari gratuiti e
persino la pensione ai nonni, dovrebbero rispettare le  leggi, le norme, i regolamenti ed i costumi dell'Italia.
   Non si tratta di razzismo ma di civiltà. 

venerdì 15 agosto 2014

Il governo italiano esulta: ha svenduto un terzo della rete elettrica e del gas alla Cina!

   Su pressione dell'UE, allo scopo di ridurre il mostruoso debito pubblico, frutto dell'insipienza e dell' incoscienza  delle classi politiche italiane, che si sono succedute al potere dagli anni ottanta del secolo scorso sino ad oggi, il Governo italiano ha in corso numerose dismissioni di beni pubblici di interesse strategico. Fra questi, oltre il 30% delle reti di distribuzione  dell'energia elettrica e del gas sul territorio nazionale alla Cina, potenza nucleare comunista, apertamente antagonista dell'Occidente.
   I cittadini comuni assistono esterrefatti e sconcertati a questa cessione irresponsabile del patrimonio pubblico vitale per la propria sopravvivenza ed indipendenza.
   Incomprensibile l'esultanza del governo italiano ed il silenzio degli ambienti politici, economici ed imprenditoriali del Paese.
   Escludendo la malafede, per incoscienza ed ignoranza si  prepara al nostro Paese un futuro di servitù e di povertà.   

   
  

Il caso EBOLA: quando l'ideologia acceca le coscienze.

 
   Sul telegiornale TG1 della Televisione di Stato il Ministro della Salute ha assicurato che non ci sono in Italia pericoli di diffusione di detto morbo per effetto dell' invasione di clandestini, perché nell' ambito di Mare Nostrum si fanno controlli in mare su navi attrezzate.
   Perché ha ignorato gli sbarchi dei clandestini direttamente sul suolo italiano, dove questi spesso spariscono con la complicità di organizzazioni criminali?
   Detto ministro ed il governo di cui fa parte sono accecati da una ideologia che confonde la realtà con i miracoli ed ignora la ragione, la scienza e l'esperienza.
   Con questi criteri il governo e la classe politica che lo ispira credono veramente di governare il Paese e di difenderlo dai pericoli che lo minacciano?

mercoledì 13 agosto 2014

I bombardamenti aerei contro la popolazione civile sono atti di barbarie.

  Nessuna giustificazione per i bombardamenti aerei contro la popolazione inerme di  Gaza, di Israele, dell' Iraq e, nel recente passato, della Serbia e della Libia. I governi responsabili dovrebbero essere processati e condannati per delitti contro l'umanità.
  Così come i responsabili dei  bombardamenti terroristici durante la seconda guerra mondiale in Europa ed in Estremo Oriente, culminati  con l' olocausto nucleare di due città giapponesi.
  L'ONU dovrebbe intervenire per espellere dalla comunità  dei Paesi civili i membri che si
 sono macchiati di tali atrocità.
  Ma l'Onu, oggi come in passato, è impotente: potrà mai trasformarsi in un' Organizzazione a servizio dell'Umanità e non del Consiglio di Sicurezza?

           



   
 

lunedì 30 giugno 2014




              Per INTRODUZIONE,

  mi richiamo alla illuminante frase di Albert Einstein, che

rispecchia la mia visione della conoscenza umana:


            Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza, commisurata alla

            realtà, è primitiva ed infantile, eppure è la cosa più preziosa che abbiamo.


                                                                                          ALBERT EINSTEIN


  

domenica 29 giugno 2014

Buongiorno!

  Ho aperto questo blog, per comunicare, direttamente e tempestivamente,  con  tutti
i miei graditi interlocutori.
   Sinora i miei commenti su diversi argomenti di attualità - scienza, cultura, economia, finanza, storia, politica internazionale, ecc. - sono stati gentilmente ospitati su blog e siti di amici.
   D'ora innanzi mi avvarrò anche di questo strumento, intitolato " Conoscenza è Libertà " , allo scopo di porre in evidenza l' assoluta  necessità di "conoscere"  per conservare e difendere la nostra libertà individuale e collettiva, in un mondo che usa i mass media più per occultare o  distorcere i fatti  che per presentarli con onestà e rigore professionale.
   Siamo tutti consapevoli che  " l'ignoranza " renda gli individui ed  i popoli poveri e schiavi.
   Laureato in ingegneria elettrotecnica presso il Politecnico di Torino 66 anni fa, mi sono dedicato all'energia, alla sanità ed all'ambiente e sono tuttora attivo ( v. www.eurosea.org  ).
   Sono convinto che in momenti difficili, come quelli che viviamo, l'esperienza di tutte le età sia preziosa per ricuperare il benessere e la stabilità degli anni scorsi, conquistati
col concorso ed il sacrificio di tanti italiani.
   Confidando nella benevola partecipazione dei miei interlocutori, fondamentale per il successo dell'iniziativa, porgo cordiali saluti,

    Salvatore Custòdero
                    .
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