domenica 26 ottobre 2014

I partiti senza democrazia interna possono " concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale ", come recita l'art.49 della Costituzione?

La risposta è : NO. Infatti assistiamo dal 2011 alla successione di governi non eletti. Ora alla Leopolda di Firenze Matteo Renzi si propone di restare al potere addirittura sino al 2023. Senza proteste da parte delle anime pure e belle della democrazia italiana e dei severi custodi della Costituzione.

mercoledì 22 ottobre 2014

Il Servizio Sanitario Nazionale - legge 833 del 23 dicembre 1978 - è compatibile con l'economia del nostro Paese?

Ricordo che, quando si discuteva sulla legge del Servizio Sanitario Nazionale sull'onda del compromesso storico, lo scrivente osservò con sconcerto che essa non prevedesse alcun strumento in grado di contenere il costo di detta riforma , che già allora sembrava ai più avveduti incontenibile. Esternai queste perplessità a diversi esponenti del potere politico di allora; ma non ricevetti mai risposta. Ora , dopo 36 anni dall'istituzione di detta legge, i costi sono sempre cresciuti ed hanno raggiunto livelli incompatibili con i bilanci statali, contribuendo ad incrementare pericolosamente i deficit delle Regioni ed il debito pubblico. Donde la necessità di intervenire urgentemente con ristrutturazioni radicali e la sostituzione del personale dirigente attuale, politicizzato e sindacalizzato, con esperti altamente qualificati. Ne sarà capace il governo attuale?

mercoledì 15 ottobre 2014

IL GOVERNO ITALIANO STRINGE L'ASSE CON PECHINO: E' QUESTA LA NUOVA POLITICA ESTERA DI NAPOLITANO E DI RENZI?qu

Ieri Matteo Renzi ha annunciato : " Questa sera con il Premier LiKegiang firmeremo molti accordi commerciali con la Cina". Infatti sono stati firmsti accordi per 8 miliardi di euro, che coinvolgono molte aziende , fra cui l' Enel e la Banca Intesa S. Paolo. Sul contenuto di tali accordi le informazioni sono molto scarne. Non so se per reticenza o per riservatezza commerciale. Ricordo che nel passato agosto la stampa italiana ha riferito di numerose dismissioni di beni pubblici da parte del governo, fra cui oltre il 30% della rete elettrica e del gas alla Cina. Allora ho espresso la mia viva preoccupazione come cittadino ed ho scritto su questo blog due post , uno il 15 agosto dal titolo: "Il governo italiano esulta: ha svenduto un terzo della rete elettrica e del gas alla Cina! ", e l'altro il 29 agosto: " Può il governo italiano vendere gioielli di famiglia alla Repubblica Socialista cinese? ". Oggi molti si aspettano una nuova ondata di acquisizioni da parte della Cina. Ma la domanda che il Parlamento ed il governo italiano si dovrebbero porre è il seguente: Dal punto di vista costituzionale è lecito barattare parte della sovranità e dell'indipendenza del Paese per ridurre il debito pubblico, sia pure su pressione dell'UE?

domenica 12 ottobre 2014

Come gli eventi catastrofici dell'alluvione di Genova dimostrano, la partitocrazia è all'origine di tutti i mali: occorre riformare i partiti e le leggi elettorali, nello spirito dell'Art.49 della Costituzione, mai attuato

Come purtroppo dimostrato dall'ultima alluvione su Genova, l'attuale classe dirigente del Paese è assolutamente incapace di governare un grande Paese come l'Italia. I partiti politici, privi di democrazia interna ed in balia di interessi inconfessabili nazionali e stranieri, costituiscono una intollerabile partitocrazia, non meno deleteria del partito unico. Essi si trasformano di continuo, perché nulla cambi. A tutti i livelli politici ed amministrativi si è affermata una deresponsabilizzazione generalizzata, cui corrisponde una immunità di fatto. I politici, i burocrati, i sindacati ed il Parlamento tutto si palleggiano le responsabilità in un gioco deplorevole e vergognoso. Con grave danno alla credibilità dello Stato ed al benessere dei cittadini, che rischiano non solo la povertà e l'insicurezza, ma anche la vita. L'attuale situazione è insostenibile. Pertanto si impone una riforma radicale dei partiti, della rappresentanza elettorale e delle leggi elettorali, nello spirito dell'art. 49 della Costituzione (v. nota), mai attuato, allo scopo di selezionare una nuova classe dirigente, onesta, competente ed indipendente, che consideri l'impegno politico un servizio temporaneo al Paese. Come era concepito dai Padri del Risorgimento ( nota ): Art. 49: " Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale ".

L'alluvione di Genova: class action contro gli amministratori incapaci.

  Recentemente  avevo proposto un' azione collettiva o class action  dei cittadini contro le amministrazioni comunali responsabili di bilanci comunali in rosso. Come minimo, erano previste le dimissioni di dette amministrazioni per patente incapacità di gestione.

   La stessa azione avrebbe potuto estendersi alle Regioni ed alle Province. Ciò fra l'altro avrebbe posto un argine al gigantesco debito pubblico.
  
   Come era facilmente prevedibile, nessuno mi ha dato retta e le pubbliche amministrazioni hanno  continuato, con straordinario impegno, questa disonorevole gara: a chi si indebita di più.

     Di fronte a calamità chiaramente causate dalla incapacità di organi pubblici, come quella di Genova, a maggior ragione  si impone una class action dei cittadini genovesi:

 tutti i responsabili, politici e burocrati associati, subito  a casa ed interdizione dai pubblici uffici.

   A parte il doveroso risarcimento dei beni materiali, chi risarcisce i conducenti di automezzi che hanno rischiato il lento supplizio di affogare, imprigionati nel loro veicolo?   

venerdì 3 ottobre 2014

Le sanzioni italiane contro la Russia: inaccettabile autolesionismo.

   Ritorno sulla crisi ucraina, che mi preoccupa molto per le gravissime conseguenze economiche.
 . Nel precedente post avevo evidenziato la manifesta illegalità delle sanzioni contro la Russia e dei provvedimenti contro cittadini privati russi.
   Ora sottolineo i giganteschi danni all'economia del nostro Paese dalle contromisure del governo russo, cui vanno aggiunti i maggiori costi dell'energia importata, i rischi di riduzioni o sospensioni delle forniture energetiche e gli effetti devastanti sul turismo russo in Italia per effetto dei sequestro in Italia di beni russi privati.
    I danni stimati sarebbero non inferiori a 15/ 20 miliardi di euro.
    Come può giustificare il governo italiano una perdita così ingente?
    Si sono discusse con l'Amministrazione Obama e con l'UE le doverose compensazioni per fronteggiare i danni emergenti dalla crisi  Ucraina, di cui l'Italia non ha alcuna responsabilità?
    Ai tempi della guerra fredda i Paesi occidentali andavano a gara per fare affari con l'Unione Sovietica. Era allora che  si sarebbero dovute applicare  sanzioni ed embarghi all' Unione Sovietica; non ora alla Russia, che ha avuto il merito storico di liberare sé stessa e l'Europa  dalla dittatura sovietica nel 1991, senza sparare un colpo.
    Sono prevedibili  altre crisi fra i Paesi dell'ex blocco sovietico. ma queste vanno risolte con metodi pacifici, basati sulla diplomazia.. L'Occidente si deve muovere con estrema cautela e prudenza per non aggravare i problemi ancora irrisolti originati dalla disgregazione dell'Unione Sovietica.
    Per questi motivi sono inconcepibili le sanzioni degli USA e dell'UE alla Russia.
    La storia insegna che le sanzioni non raggiungono mai gli effetti che si propongono, ma al contrario aggravano i problemi che si intendono risolvere.
    Anche l'Italia ha sperimentato le sanzioni prima della seconda guerra mondiale. La popolazione, soprattutto le fasce più povere e più fragili (anziani e giovani), ha duramente sofferto, ma la crisi politica  europea di allora si è aggravata sino allo scoppio della guerra.
    Dissertare sull'art. 18, mentre si applicano sanzioni ad uno dei Paesi che potrebbero aiutarci, col loro immenso potenziale economico, a superare la nostra crisi pluriennale, è un nonsenso assoluto.
    L'applicazione di queste sanzioni, insieme all'attuazione del Progetto Mare Nostrum sull'immigrazione, bastano a dimostrare  che la nostra politica internazionale vada riesaminata e riformata  dalle fondamenta, per difendere i nostri legittimi interessi di Paese  sovrano, in una comunità europea ed atlantica, che deve essere solidale con tutti i suoi Membri.
    Resto in attesa, con tutto il popolo italiano, dei provvedimenti in merito del Quirinale e di Palazzo Chigi.