martedì 25 agosto 2020

La mascherina, simbolo della stagione pandemica

  • Un caro saluto ai miei lettori che hanno avuto la pazienza di attendere i miei nuovi post in questi mesi di pandemia e di interventi a livello globale, ma soprattutto a livello regionale, per fronteggiare questa terribile epidemia diffusa da un misterioso virus - coronavirus - apparso sul pianeta misteriosamente e tutt'ora in gran parte sconosciuto fra le dispute dei virologi e le contraddizioni degli istituti internazionali (Onu, Oms, Ue eccetera) e la confusione irresponsabile della politica internazionale.
  • In questi primi mesi dell'anno abbiamo assistito a tutto e al contrario di tutto.
  • Ora ogni paese si comporta a suo modo, senza alcun coordinamento o strategia comune, secondo il criterio: "Ognuno per sé e dio per tutti": fallimento totale della conduzione comune che avrebbe dovuto guidare gli interventi necessari e sufficienti per contrastare prima ed estinguere poi il contagio universale.
  • La "mascherina", questo oggetto così imperfetto e inadeguato che simboleggia incapacità, improvvisazione e inadegutezza, è la patente dimostrazione che il genere umano è impotente difronte a questa nuova aggressione dei virus vecchi e nuovi.
  • Mi attendevo interventi decisivi delle massime organizzazioni internazionali, quali l'Onu e l'Oms. Niente di tutto ciò: soltanto squallore, silenzio, mancanza di iniziative a livello globale.
  • Questa mancanza di iniziative mi spaventa più della pandemia.
  • Come minimo si interdicano tutte le armi di distruzione, biologiche nucleari e spaziali. E si creino centri internazionali per il controllo e la decontaminazione dei territori contagiati sino alla definitiva bonifica.
  • E i vaccini? E' esplosa una gara a livello planetario per approfittare della pandemia e fare un gigantesco business senza rispetto per le popolazioni fragili.
  • Rischio di sopravvivenza: il prossimo anno 2021 dovrà essere dedicato alla programmazione e dagli interventi necessari per estirpare i contagi causati dai virus e dai batteri su tutti i territori del pianeta.
  • Due parole direttrici: emergenza e mobilitazione. Non si tratta di spaventare i popoli ma di salvarli da pericoli mortali.
  • I paesi più influenti e più impegnati della terra prendano l'iniziativa e invitino gli altri paesi ad aderire a questo immenso sforzo per salvare il pianeta da pandemie che come l'attuale possono distruggere il genere umano.