venerdì 29 luglio 2016

Col trasferimento di Exor da Torino ad Amsterdam si è conclusa l'epopea della Fiat in Italia, iniziata da Giovanni Agnelli a Torino alla fine dell' 800.

Deploro vivamente che la classe politica italiana non abbia espresso il proprio rammarico per questa perdita incolmabile per il sistema Italia, dimostrando ancora una volta la propria inadeguatezza e la propria grettezza. Anche il mondo industriale, finanziario e del lavoro è stato in silenzio. In particolare la Confindustria, in passato motore propulsivo dell'industria italiana nel mondo, ormai ridotta ad una struttura burocratica con interventi diretti del governo Renzi, ha ignorato questo evento, che segna il fallimento delle politiche industriali del Paese; mentre dedica attenzioni e risorse alla riforma renziana della Costituzione ed al prossimo referendum. Come se il futuro dell'industria italiana dipendesse dalle riforme costituzionali del governo Renzi!

giovedì 28 luglio 2016

Il terrorismo di matrice islamica non si vince con le parole ambigue del Papa e di Obama, ma con dichiarazioni semplici e chiare, basate sulla realtà dei fatti.

Si dichiari pubblicamente che l'Islam è una religione che coltiva la pace, ma che disgraziatamente ha generato nel proprio interno gruppi deviazionisti, che,interpretando erroneamente la dottrina islamica, sono sfociati nel terrorismo contro il cristianesimo ed altre confessioni. Purtroppo l'Islam ufficiale non ha ancora sconfessato detti gruppi, che si sono organizzati in califfato (ISIS ). Di qui la confusione e le ingiuste accuse all'Islam. Ora si rende assolutamente necessario un chiarimento ed un accordo fra le confessioni religiose, allo scopo di estirpare definitivamente la mala pianta del terrorismo. In caso contrario dette confessioni, fra cui quella cristiana, si assumono una gravissima responsabilità di fronte al mondo. Anche l'Occidente, tuttora guidato dall'Amministrazione Obama, deve uscire dall'ambiguità ed individuare il nemico da combattere. Altrimenti non potrà mai vincere la guerra in corso.

domenica 24 luglio 2016

Dopo la strage di Monaco di Baviera mi tornano in mente le parole di Ida Magli: le culture muoiono, ma non si integrano.

Mi permetti riferirmi al mio post del 23 gennaio 2016, in cui suggerivo un nuovo approccio e nuove strategie per accogliere gli immigrati clandestini ed i profughi. Il trauma dell'inserimento in nuove culture riguarda anche le generazioni nate nel Paese ospitante. Per ridurre questo trauma, che è all'origine anche delle manifestazioni terroristiche, non si deve cercare l' impossibile integrazione, bensì la conservazione dell'identità e dei valori delle culture degli immigrati. L'immigrati spogliato delle propria cultura originaria è fragile e facile preda di ideologie destabilizzanti. L'ISIS conosce bene queste situazioni e ne approfitta, arruolando per le proprie finalità moltitudini di immigrati senza più identità. I rimedi? Semplificando al massimo, i Paesi destinatari di queste immigrazioni si devono attrezzare con reti di protezione per gli immigrati e per le popolazioni ospitanti, per dare agli immigrati stessi assistenza atta a superare il trauma cui accennavo, anche ricorrendo alla conservazione delle culture, di cui essi sono portatori, considerate indispensabili strumenti di stabilizzazione e di equilibrio. Non si possono ignorare o trascurare le reazioni psicologiche di detto trauma, talvolta tragiche, come si è visto in questi giorni,, che vanno affrontate con una pluralità di interventi e di strumenti adeguati, basati sulla prevenzione..

martedì 19 luglio 2016

" Mentono tutti " titola un suo editoriale su " il Fatto Quotidiano" Marco Travaglio a proposito della strage di Nizza e del fallito golpe in Turchia. a.

Marco Travaglio ha ragione. Tutta la vita pubblica, e forse anche quella privata, si basa sulla menzogna. Infatti la menzogna spesso evita che certe situazioni critiche degenerino in eventi esplosivi, fuori controllo. Parafrasando Erasmo da Rotterdam, che ha composto il celebre saggio "Elogio della Pazzia", vorrei presentare l' Elogio della Menzogna, a dimostrazione del fatto che la menzogna è l'arma principe dei politici, e non solo, per guidare la politica e " fare la Storia". Ma come si concilia la democrazia con la Verità? Purtroppo con l'ipocrisia, di cui è infarcita la Storia, che si legge in tutte le lingue.

domenica 10 luglio 2016

Purtroppo troppi imprenditori italiani hanno ceduto gioielli dell'industria italiana a stranieri, col consenso miope dei governi, Cito per tutti il caso della grande azienda Pirelli, orgoglio nazionale, ceduta ai cinesi con la premurosa collaborazione del governo Renzi. Ora assistiamo con sgomento alla cessione di due squadre di calcio, che rappresentavano la bandiera sportiva del Paese nel mondo: il Milan e l'Inter, alla Cina....

Queste deprecabili cessioni di prestigiose attività industriali e sportive sono la prova che parte dell'industria italiana e gli ultimi governi, fra cui si è distino l'attuale governo Renzi - si pensi alla cessione parziale della rete elettrica e del gas alla Cina! - che le hanno favorite, hanno perso il loro ruolo di promotori del lavoro italiano nel mondo e con gretta visione, hanno rinunciato a progettare e custruire il futuro per le giovani generazioni disoccupate. Come sono lontani i tempi dei grandi imprenditori del secolo scorso: gli Agnelli, i Pirelli, i Donegani e tanti altri, tutti meritevoli del ricordo e della gratitudine del Paese!

Renzi con la rottamazione ha rivalutato i padri ed anche le mamme..

Mai come in questa stagione politica i media si sono occupati dei padri dei nostri giovani esponenti politici: sappiamo tutto o quasi del padre e della mamma di Matteo Renzi, del padre di Elena Boschi, dei padri dei componenti del cerchio magico e di ministri influenti, quali Angelino Alfano. Molti sono bancari e faccendieri, che hanno lanciato nell'agone politico i loro rampolli di belle speranze e sono prodighi di consigli e raccomandazioni. Mi fa piacere questa ruvalutazione dei genitori, mentre è in crisi il loro ruolo nella società cosidetta "avanzata". Purchè non si trasformi la classe politica emergente in una grande famiglia, che abbia a cuore più gli interessi domestici di quelli del Paese.

mercoledì 6 luglio 2016

La riforma della costituzione italiana: il progetto di riforma Renzi-Boschi snatura la Costituzione, fondamento della Repubblica italiana.

Di conseguenza verrebbe snaturata anche la Repubblica, che si basa sulla Costituzione vigente. La Costituzione contempla una revisione, non una modifica sostanziale delle stessa, che tradisse valori irrinunciabili, quali l' equilibrio dei poteri istituzionali. Per 70 anni i cittadini italiani sono stati fedeli alla Costituzione e l'hanno applicata lealmente, anche col sacrificio della propria vita. Se venisse approvata la cosidetta riforma Renzi-Boschi, si modificherebbe radicalmente la struttura della Repubblica fondata dai nostri Padri Costituenti. E molti cittadini non la riconoscerebbero come la loro Patria. Per questo sarabbeè necessario che, prima del referendum, la Corte Costituzionale si esprimesse in proposito: per evitare al Paese una frattura disastrosa per l'unità del Paese stesso.

sabato 2 luglio 2016

Stabilità dei governi: non serve riformare la Costtuzione, ma semplicemente attuare l'ar t. 49, che dà rilievo cosituzionale ai partiti, come auspicato da grandi Costituzionalisti. come modestamente auspico da anni,

Anche il Prof. Paolo Prodi, intervistato da Il Fatto Quotidiano il 30 giugno, ribadisce questa semplic verità: l' attuazione dell'art. 49 della Carta dà stabilità governativa, perchè i partiti, che esprimono la volontà popolare e formano i governi, traggono la loro credibilità ed autorità dal riconoscimento costituzionale. Come dimostra la storia politica di questo dopoguerra, la mancata applicazione di detto articolo ha determinato in gran parte l'instabilità e la precarietà dei governi che sono succeduti sino ai giorni d'oggi. Come saggiamente propone il prof. Prodi, basterebbe prendere il progetto di legge sull'attuazione di dettom articolo presentato da Sturzo nel 1958, con poche modifiche. Anche esimii Costituzionalisti, fra i quali ricordo il Prof. Elia, si sono impegnati per attuare detto articolo, ma invano. I partiti tradizionali hanno sempre preferito operare senza regolamenti. Ed i risultati catastrofici sono sotto gli occhi di tutti. Il governo Renzi rinunci alla pseudo riforma, che aggrava i problemi della governabilità dmocratica e si limiti ad applicare la Carta Costituzionale, che è tuttora fonte di grandi benefici al Paese.