martedì 20 dicembre 2016

I partiti politici italiani, senza l'applicazione dell'art. 49 della Costituzione, non sono abilitati a monopolizzare la politica del Paese: questo dovrebbe essere sancito dalla Corte Costituzionale..

       Come anche le vicende politiche  più recenti hanno ampiamente dimostrato ( v. esito referendum costituzionale, giunte di Milano e di Roma, casi di corruzione e di malgoverno, nel pubblico e nel privato, ecc..), la degenerazione dell'attività politica ha raggiunto livelli inaccettabili per un Paese civile e minaccia di compromettere in modo definitivo le nostre poissibilità di conservare la nostra posizione ed il nostro ruolo nel mondo.
       Si sta affermando nel nostro popolo una volontà di rinuncia e di rassegnazione, che non trova riscontro nel passato, nemmeno dopo la catastofe della seconda guerra mondiale.
        Ciò è dovuto in gran parte al degrado dei partiti politici, che non hanno voluto una regolamentazione istituzionale, ma hanno preferito agire come associazioni private, aperte soltanto all'affarismo, alla corruzione, ,alle organizzazioni criminali, alle mafie interne ed internazionali, alla globalizzazione anarchica , senza regole e senza etica, al disprezzo per i valori fondanti del Paese, espressi e custoditi dalla gloriosa Costituzione  del 1948,
        Costituzione, che ha consentito la ricostruzione,  l'unità e la concordia del Paese per quasi 70 anni, nonostante i tradimenti commessi a suo danno e la sua parziale attuazione.
        La politica è diventata un mezzo riconosciuto e pubblicamente  accettato per per fare affari leciti ed illeciti. E nessuno si scandalizza se imprnditori ed affaristi diventano " politici" influenti e determinanti.
        Si è costituita abusivamente una  "classe politica" autoreferente, senza riconoscimento giuridico, che ha preso possesso del potere in Italia.
        Per questo, senza la regolamentazione dei partiti, prevista dall'art, 49 della Costituzione, non è possibile governare civilmente il Paese.
        Ecco  il compito supremo ed ineludibile della Presidenza della Repubblica, della Corte Costituzionale e della Magistratura in tutte le sue articolazioni:
       bonificare e rigenerare la politca italiana ed i partiti, al fine di renderli adeguati e compatibili con le funzioni  affidate loro dalla Costituzione.
       In caso contrario, il nostro amato Paese, che è stato edificato col sacrificio di tante generazioni di Italiani, finirebbe in un amalgama senza dimensione e senza identità, in cui i nostri valori spirituali,culturali e storici si dissolverebbero  irreversibilmente..      

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