domenica 9 novembre 2014
Oggi l'anniversario della caduta del Muro: 25 anni dopo
Ricordo quei giorni: ero emozionato e sorpreso. Tanto che decisi subito di partecipare personalmente all'evento.
Partii da solo con la mia auto diretto a Berlino, via Austria, Cecoslovacchia e Germania dell'Est. Arrivai a Berlino Ovest da Berlino Est e raggiunsi i miei amici berlinesi in festa.
Capii che assistevo ad un evento storico unico e straordinario dalla fine della seconda guerra mondiale, che avrebbe influenzato positivamente tutto il mondo e la vita di ciascuno di noi.
In proposito segnalo l'acuto articolo pubblicato dallo storico inglese Timothy Garton Ash su La Repubblica dell'8 novembre scorso. In particolare mi ha colpito l'originalità e la profondità del confronto fra le aspettative e le aspirazioni delle generazioni del 1939, del 1968 e del 1989.
Mikhail Gorbaciov, uno dei principali protagonisti del nuovo corso storico, ha dichiarato in questi giorni che " siamo sull'orlo di una nuova Guerra Fredda, anzi alcuni sostengono che sia già cominciata".
La ferita aperta nel cuore di Berlino, della Germania e dell'Europa intera è stata rimarginata da un moto popolare europeo, che ha travolto governi, patti internazionali, alleanze militari, eserciti e diplomazie delle potenze dominanti.
Se lo spirito libero di allora fosse offuscato da ciechi interessi, che volessero riportare indietro la storia, i popoli europei dovrebbero mobilitarsi di nuovo, per difendere i risultati ottenuti con immensi sacrifici e sofferenze ed assicurare alle generazioni future un avvenire degno di essere vissuto.
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