venerdì 21 novembre 2014

Fermiamo il Governo! La vendita dei nostri gioielli di famiglia è vendita del nostro futuro!

Dopo la vendita di un terzo della nostra rete elettrica e del gas alla Cina, il Governo italiano ha annunciato altre cessioni strategiche: vendita di azioni dell'Enel, dell'Eni, dell'Ansaldo, delle Ferrovie, ecc.. E' giunto il momento di uscire dall'ambiguità e di definire chiaramente i nostri interessi. L'UE ci chiede giustamente di ridurre il debito pubblico anche con le privatizzazioni, non di cedere le nostre strutture strategiche, che costituiscono un patrimonio indispensabile per la nostra crescita. Inoltre non si possono anteporre le ragioni della globalizzazione ai nostri legittimi interessi nazionali ed europei. Le nostre cessioni di beni industriali a beneficio della Cina, del Giappone , dell'India e di altre grandi Potenze, naturali concorrenti del sistema economico europeo, danneggiano non solo la nostra economia ma anche quelle dei nostri partner comunitari. Le privatizzazioni del passato non sono servite a ridurre il debito pubblico, che ha continuato a crescere, ma a soddisfare gli interessi pubblici e privati di grandi corporazioni straniere e nazionali. Occorre impedire in tutti i modi che questa nuova ondata di privatizzazioni comprometta in modo irreversibile lo sviluppo della nostra economia, indispensabile per la sopravvivenza e la crescita della nostra e delle prossime generazioni. In proposito sarebbe gradita l'opinione degli economisti indipendenti, tuttora silenti.

Nessun commento:

Posta un commento