domenica 14 agosto 2016
Referendum per le riforme costituzionali: è valido solo se si pongono tutti gli elettori nella condizione di leggere preliminarmente il testo integrale delle riforme da votare. In caso contrario il voto è nullo.
Nei referendum passati gli elettori sono stati chiamati a votare testi che non conoscevano e che venivano
riassunti in modo parziale e con gravi omissioni e lacune, che ne snaturavano il contenuto.
Col prossimo Referendum sulle riforme costituzionali i promotori- in questo caso addirittura il governo -
intendono adottare le stesse modalità del passato: poche e parziali informazioni che tendono ad influenzare gli
elettori con frasi ad effetto, più consone alla pubblicità che alla presentazione di riforme costituzionali.
Basti ascoltare la propaganda dei comitati del Si.
Dato l'argomento vitale per la nostra democrazia, si devono fare scelte fondamentali:
_ o considerare gli elettori come deficienti che si convincono a votare sulla base di poche e parziali
informazioni;
_ o si considerano gli elettori i giudici insostituibili di riforme destinate ad incidere sulla
nostra e le future generazioni. E quindi devono essere forniti del testo integrale delle riforme che sono
chiamati a votare.
Scartando ovviamente il primo caso, purtroppo scelto dal governo, non resta che la seconda scelta.
Se si vuole che il referendum per le riforme costituzionali sia valido, è indispensabile fornire a tutti gli
elettori i testi integrali delle riforme, senza commenti che possano influenzare gli elettori stessi.
Come elettore, ho sinora notizie frammentarie di dette riforme, il cui testo non è facilmente
reperibile e che, da notizie raccolte, pare prolisso ed in alcune parti di
difficile interpretazione.
Come tutti gli altri elettori, attendo di conoscere dove posso ottenere detto testo, allo scopo di
valutarlo prima del voto.
Nel caso il testo non fosse reperibile a tutti nella sua integrità, il referendum si trasformerebbe in una frode
nazionale, volta a carpire la buona fede degli elettori, proprio sulla riforma della carta fondamentale del
Paese; ed il voto sarebbe comunque nullo.
Cosa ne pensa la Corte Costituzionale?
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