mercoledì 12 dicembre 2018

GLOBAL COMPACT: il patto dell'ONU sulle migrazioni , presentato dal segretario generale dell'ONU Antonio Guterres il 10 dicembre a Marrakech ( Marocco) ed adottato da 160 Paesi, in attesa della ratifica dell'Assemblea Generale dell' ONU programmata ll 19 dicembre: PROGETTO ABERRANTE.

    Una quindicina di Paesi, fra cui gli Stati Uniti, l'Australia, l'Austria, la Lettonia, la Svizzera, l'Ungheria, la Polonia ,la Repubblica ceca, la Slovacchia e la Repubblica dominicana, hanno contestato l'accordo e non lo firmeranno. 
    L'Italia non si è presentata a Marrakech e sottoporrà l'accordo al Parlamento.
     Questo patto è la Prova Provata che tutte le migrazioni  del passato hanno sempre avuto come regista più o meno occulto l'ONU stessa o le sue agenzie operanti nel mondo.
     Il patto proposto con forza dal  segretario dell'ONU Antonio Guterres si propone di "regolarizzare" una situazione insostenibile.
     Ma, come ha giustamente sottolineato USA, che finanzia gran parte del bilancio ONU, si tratta di:
       " un tentativo ONU di far avanzare una governance globale a spese della sovranità stati ".
     La Merkel per la Germania si è dichiarata favorevole al patto, ancora una volta dimostrando che il suo declino politico è inarrestabile.
     Il documento si rivolge direttamente alle aziende di tutto il mondo, che sono invitate a collaborare con le agenzie dell' ONU per l'applicazione dei 10 Principi proposti sui seguenti temi : diritti umani, lavoro, ambiente , anti-corruzione.
     Le agenzie ONU sono già sovraccariche; come potrebbero trattare detti temi cruciali con tutte le aziende del mondo?
     Si tratta di un progetto utopico, che però potrebbe paralizzare le aziende e l'economia globale:
una trappola mortale, che fra l'altro "regolarizzerebbe" il trasferimento clandestino ed illimitato di intere popolazioni emarginate e senza risorse..
    Come impedire un disegno così allucinante?
    UNICA SOlUZIONE: uscire in massa dall' ONU, se il progetto venisse ratificato il 19 dicembre dall'Assemblea generale.
    Attualmente sono iscritti 193 Stati, di cui la maggioranza non paga nemmeno la quota annuale.
     Gli Stati finanziatori sono pochi e sempre gli stessi.
     Spetta a loro bloccare questo processo perverso e finanziare solo progetti credibili ed utili all'umanità.
   
   
   

   

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