Anni fa su questo blog avevo denunciato la svendita di beni strategici - reti elettriche e del gas- a potenze straniere e la cessione di tratti di mare ad operatori stranieri per sfruttamento pesca. Oltre a licenze per estrazione petrolio e gas. Sono in corso anche cessioni di territori che possono avere una valenza strategica.
Recentemente ho sentito un personaggio influente ella politica italiana lamentarsi perché una trattativa per cedere un importante porto italiano del Sud ad una potenza straniera è fallita per ritardi della burocrazia italiana!
Non parliamo della cessione di esercizi commerciali a stranieri, che ha modificato la configurazione di interi quartieri di città. Notizie dell'ultima ora: sembra che anche esercizi di piazza S. Marco di Venezia siano messi in vendita.
Anche l'inestimabile patrimonio turistico italiano ceduto a stranieri!
Non si dica che le leggi di mercato vadano rispettate.
Qui si tratta di salvaguardare un patrimonio nazionale , che è inalienabile!
Purtroppo su questo punto anche la Costituzione italiana è carente.
Infatti i Padri Costituenti, per l'ossessione di cancellare tutte le tracce del ventennio fascista e della monarchia, nei " Principi Fondamentali" hanno citato più volte " la Repubblica" , ma una volta sola
" lo Stato" all' Art.7 dedicato ai rapporti fra Stato e Chiesa ed ai Patti Lateranensi stipulati col regime fascista.
Lo Stato, cui sono intestati i beni pubblici, le frontiere, le forze armate, ecc., non è adeguatamente rappresentato.
Mi sembra che la Costituzione non abbia definito le funzioni ed i poteri della Repubblica e dello Stato.
Di conseguenza non esistono più i beni inalienabili dello Stato: tutto è alienabile, beni strategici compresi.
Così un popolo di 60 milioni di cittadini, praticamente senza lo Stato che lo difenda, viene gradualmente privato di beni creati ed accumulati in secoli di lavoro e sacrifici ed è diventato un banchetto globalizzato in balia di chiunque attraversi le frontiere aperte dall'Accoglienza.
Proposta operativa ai legislatori:
nuove leggi per rimediare alle gravi carenze legislative e restituire al popolo la sovranità che gli spetta secondo la Costituzione.
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