sabato 20 aprile 2019

Da semplice cittadino italiano desidero esprimere la mia profonda indignazione per le gravissime ed infamanti accuse al generoso ed ospitale popolo italiano, strumentalizzando la tradizionale cerimonia religiosa della Via Crucis.

Sono indignato anche perché il vile attacco contro l'onorabilità del nostro Paese si è svolto in una cerimonia ufficiale in presenza della massime autorità del Vaticano.
Indignato anche come discendente di uno di quei Patrioti che hanno " fatto l'Italia" nel Risorgimento e che ha lottato insieme a tanti, che hanno sacrificato anche la vita per unificare l'Italia nel segno di
 " Libera Chiesa in libero Stato": Lorenzo Valerio ( v. Biografia, uscita nel febbraio di quest'anno a cura dello storico Adriano Viarengo).
L'apologia delle migrazioni illegali, attribuendo agli italiani, che hanno sostenuto  indicibili sofferenze, sacrifici di vite umane e costi altissimi, tutte le colpe delle responsabilità altrui ( in miei precedenti post ho elencato molti degli Enti e delle organizzazioni che hanno promosso e diretto questo gigantesco fenomeno criminoso), non può  continuare impunemente.
Mi attendo che le massime autorità civili italiane intervengano, anche per via diplomatica, per
fermare questa campagna di denigrazione del nostro Paese.
Per inciso, è insopportabile l'accusa generalizzata  di razzismo rivolta al nostro nobile popolo
(v. mio post su detto argomento pubblicato nei giorni scorsi).

Propongo alle autorità di governo di verificare se l'increscioso comportamento pubblico delle autorità religiose,  qui denunciato, sia compatibile col Concordato revisionato nel 1984 - Accordo di Villa Madama - tra l' Italia ed il Vaticano. In caso contrario detto Accordo andrebbe denunciato.

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