martedì 9 dicembre 2014

Perchè lo scandalo di Roma Capitale e tutti gli altri della pubblica amministrazione? Semplice: perchè la classe politica non ha voluto applicare l'Art. 49 della Costituzione sulla regolamentazione dei partiti.

Senza regolamentazione i partiti politici italiani, che determinano la politica nazionale, sono enti senza alcun controllo effettivo da parte dello Stato. Ciò consente a corporazioni di natura finanziaria, affaristica ed addirittura criminale e mafiosa di infiltrarsi nei partiti e di condizionarli pericolosamente. Se esistesse un REGOILAMENTO che vietasse ai partiti qualsiasi coinvolgimento diretto o indiretto con dette corporazioni, pena il loro scioglimento, non assisteremmo sgomenti agli scandali ed ai compromessi subiti da parlamenti, governi e pubblica amministrazione, a partire dall'entrata in vigore della Costituzione. In particolare detto regolamento reciderebbe legami e collegamenti illegali e criminogeni fra partiti da una parte ed istituzioni finanziarie e bancarie, cooperative e sindacati, che si sono opposti all' attuazione dall' Art. 39 della Costituzione, dall'altra. Auspico vivamente che la nuova classe politica emergente riesca ad attuare l'Art. 49 per la regolamentazione dei partiti, come è avvenuto in tutte le democrazie più avanzate. In proposito invito a leggere il mio post del 12/10/2014 sull'alluvione di Genova e sulle responsabilità dei partiti.

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