domenica 21 dicembre 2014

Fa antipolitica chi pratica la mala politica. Ecco come estirpare la mala pianta!

Da liberale praticante non ho mai dato credito ai sedicenti "politici", ovvero ai cittadini che praticano politica per mestiere e non per " servizio ". Se poi questi cittadini approfittano dei previlegi offerti dalla politica per finalità che non riguardano il " bene comune", essi devono essere messi in condizione di non nuocere ulteriormente alla società. La Corte dei Conti e la Magistratura hanno da sempre denunciato i reati di quanti praticano la mala politica e quindi l'antipolitica. Ma sono impotenti di fronte al dilagare del malcostume politico. Sono necessari nuovi interventi legislativi. Ad esempio, una legge che dichiari decaduti dalle funzioni pubbliche e non eleggibili i "politici" che direttamente o indirettamente hanno prodotto bilanci in perdita nella pubblica amministrazione. I debiti pubblici sono il più odioso dei reati, perché colpiscono anche le generazioni future. I bilanci passivi dei Comuni, delle Province, delle Regioni e quello dello Stato, che hanno generato e continuano a generare il mostruoso debito pubblica, vergogna del nostro Paese, hanno dei responsabili precisi. Non chiedo di perseguirli e di condannarli, come sarebbe sacrosanto, anche perché sono troppi e già godono di una generale amnistia di fatto, tacitamente approvata dalla classe "politica" al potere e quindi dal Parlamento. Mi limito a chiedere che siano allontanati dalle cariche pubbliche tutti i responsabili del debito pubblico, dovunque essi siano. Meglio se si dimettono volontariamente, in un clima di rigenerazione politica. E' possibile tutto ciò o è frutto di un sogno natalizio intessuto di ottimismo e speranza?

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