domenica 14 febbraio 2016

L'incontro a Cuba del Papa e del Patriarca Kirill segna la fine della guerra fredda fra i cristiani d'Occidente e d'Oriente, ma apre una fase nuova del conflitto potenziale fra l'Occidente guidato - pro tempore! - da Obama e l'Oriente giudato da Putin, in uno scenario incandescente dove sono presenti tutti gli attori di una possibile deflagrazione mondiale. ,

    L'impotenza e la disunione regnano sovrani.
    Le Potenze di una volta si elidono a vicenda, mentre si affacciano nuovi protagonisti; dalla Cina alla Turchia, da Israele all'Iran, dall'Egitto all' Arabia Saudita, cui si aggiungono le secolari fazioni islamiche  degli sciiti e dei sunniti  ed i terroristi di matrice islamica.
    Tutti presenti in un folle  abbraccio di morte sui territori martoriati della Siria, dell' Iraq, della Libia , dello Yemen. etc., come per una prova generale prima di una conflagrazione mondiale.
     I cristiani sembrano avere trovato l'unità dopo un millennio, a seguito delle persecuzioni dei cristiani nel mondo. Ma mi sembra inquietante che abbiano scelto per l'incontro  Cuba come " zona neutrale".  Non dimentichiamo che proprio a Cuba l'URSS e gli USA sfiorarono una crisi nucleare.
   


    
        

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