sabato 29 aprile 2017

Gli spostamenti programmati di clandestini - chiamati arbitrariamente migrazioni - avvengono in un mare di illegalità, in Libia, nel Mediterraneo ed in Italia.

    Spetterebbe alle autorità italiane, a quelle degli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo , all'UE ed all' ONU, coordinati fra loro, mettere ordine ed introdurre legalità in quell'area.
    Ma non lo fanno perché l'interesse di mantenere il caos è maggiore dell' interesse di far rispettare le leggi nazionali ed internazionali.
    Con le parole "accoglienza " e "salvataggio" si coprono tutti i peggiori reati contro l'umanità.
   Reati che non si possono denunciare per un clima di omertà che avvolge tutti:  salvatori, salvati, guardie e criminali.. Si sente soltanto l'urlo delle vittime innocenti.
    Se finalmente un Procuratore si alza e denuncia con prove alla mano le collusioni fra certe ONG e
gli " scafisti", scoppia lo scandalo.  Perché si è rotta l'omertà.
   
    E' l'ora di dirlo ad alta voce: gli italiani si sono stufati di essere presi in giro dalle autorità civili e religiose.  Pagano miliardi e miliardi di €  per i salvataggi in mare e per l'accoglienza. Ma esigono di conoscere  la situazione reale, non quella che fa comodo per ragioni elettorali o altro.. Ad esempio, quanti sono i clandestini in Italia? Mistero.  Si giustificano dicendo che non si devono allarmare i cittadini. Ma i cittadini non possono essere trattati da adulti solo per pagare le tasse. E' loro diritto e dovere conoscere i pericoli attuali ed incombenti.

    Il governo faccia opera di trasparenza sul problema gigantesco delle migrazioni nei confronti del Paese. Atteggiamenti reticenti o ambigui sono controproducenti. La classe politica al potere sa che le elezioni politiche  sono vicine. E l'elettore disgustato ed offeso dal trattamento ricevuto ha finalmente
l'occasione per giudicarla.
   

     
   

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