domenica 17 marzo 2019

IL MEMORANDUM che il governo italiano dovrebbe firmare con la Cina comunista nei prossimi giorni a Roma è visto con molta preoccupazione sia dai nostri alleati europei sia dagli USA:

E con ragione.
 Siamo nell'UE, abbiamo una moneta comune, abbiamo impegni militari comuni nella NATO. Cosa ci può dare la  Cina di più?

Da anni abbiamo svenduto alla Cina imprese importanti, strutture strategiche nazionali (parte della rete elettrica e del gas sin dal 2014), terreni per usi agricoli con mano d'opera in nero, trattative avanzate per porti ed altri impianti strategici, persino squadre di calcio, ecc.

I nostri politici di sinistra si sono distinti in questi ultimi decenni con numerosi andirivieni con Pechino, utilizzando ovviamente la flotta aerea dello Stato ; dai tempi di Craxi a Prodi, a Renzi, a Gentiloni e Mattarella. Incontri caratterizzati da comunicati scarsi e da notizie ridotte.

Contatti  presumibilmente in sintonia col Vaticano. Non a caso il Presidente della Cina, dopo i colloqui col governo italiano, si recherà in Sicilia a visitare un'antica Chiesa. Per inciso lo stesso Presidente si è recato in Sardegna ai tempi di Renzi in missione riservata.

Su questo blog, a partire dal 2014, ho sempre segnalato  operazioni commerciali e finanziarie condotte da Enti italiani pubblici e privati col colosso cinese. ponendo in evidenza le difficoltà oggettive delle trattative impari con uno Stato totalitario dall'economia pianificata. che per le proprie finalità geopolitiche  può mettere a disposizione dei propri operatori risorse illimitate. mentre le nostre aziende sono vincolate dall'economia di mercato e dalle norme sull'ambiente e sul lavoro , che i cinesi ignorano ( v. il caso Prato).

Una Potenza mondiale, nucleare e spaziale, che stipula un patto di collaborazione con un Paese dalle modeste risorse, che oltretutto appartiene saldamente allo schieramento contrapposto e concorrente?
Sembra un disegno irrazionale, perché forse sono tenuti segreti i termini dei nuovi equilibri  geo- politici ipotizzati.

La Cina continua ad estendere la propria presenza militare nel Mediterraneo. anche con portaerei e si sta affacciando a Suez ed a Gibuti, ove ha costruito un porto militare. L'Africa poi sta diventando un luogo di colonizzazione per effetto di investimenti senza limiti.
Il cerchio si stringe e noi stiamo a guardare.

Il suddetto Memorandum non sarà vincolante, ma influenza comunque in modo determinante  i rapporti fra i contraenti, ad esclusivo vantaggio dei più forti che ovviamente sono i cinesi.

Accordo analogo ai patti dell'ONU sulla migrazione e sulle aziende - global compact -. che non sono vincolanti ma sono pericolosamente invasivi. In questo caso il Parlamento italiano ha respinto il progetto.

Se il Memorandum venisse sottoposto al Parlamento, sono certo che sarebbe respinto.

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