domenica 5 aprile 2015

la promessa elettorale del Presidente Obama " no boots on the ground" gli ha fatto vincere le elezioni, ma ha fatto perdere la supremazia degli USA, nel Medio Oriente e non solo.

   I fatti parlano chiaro. Il ritiro delle truppe di terra degli USA in Medio Oriente ha scatenato l'aggressività dei terroristi in Medio Oriente, dall' Iraq alla Siria, alla Libia, allo Yemen, alla  Somalia, ecc..
   Si è innescata una reazione a catena incontenibile,  che  non si sa quando e dove si arresterà.
   Stanno entrando nella bufera altri protagonisti  di primo piano, quali l'Arabia Saudita, l'Egitto, l'Iran, la Russia e persino la lontana Cina.
    Mentre Israele si sente abbandonata e minaccia  azioni dimostrative unilaterali
    Dall'altra parte a Losanna, in un clima euforico, si sono amabilmente incontrati gli USA e la corte dell'UE con l'Iran ed i suoi potenti sostenitori: la Russia e la Cina.
    Obama è trionfante: ha mantenuto la sua promessa elettorale: no boots on the ground.
    Non importa se le incursioni aeree USA continueranno a mietere vittime innocenti e se l'Iran, in cambio del proprio intervento militare contro l'avanzata dello Stato Islamico, avrà il riconoscimento di potenza regionale e la prospettiva di potenza nucleare.
   


   

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