sabato 20 giugno 2015

CASSA DEPOSITI E PRESTITI; i nuovi vertici; intreccio inaccettabile di interessi pubblici, privati, europei ed extra-comunitari.

   Nel mio post dei 15 giugno scorso avevo espresso  perplessità, condivise da esperti (v. Giavazzi sul Corriere delle SERA ), sul nuovo assetto della CDP.
   Ora, con le nomine dei nuovi vertici della CDP, si svela la vera natura  del governo Renzi: interessata a negoziare le strutture strategiche del Paese, senza alcun  riguardo per i legittimi interessi nazionali ed occidentali ( ad es.  v. cessione parziale delle reti elettriche e del gas alla Cina, tramite società controllate dalla CDP ). Il pretesto è che così si riduce il debito pubblico, come richiede l'UE. Ma il debito pubblico continua a crescere e gli introiti sono destinati a finanziare nuove  manovre riformistiche a fini elettorali.
   E' stato scelto come presidente della CDP il presidente della più grande azienda impiantistica privata del Paese; e come amministratore delegato il presidente di un importante  gruppo bancario francese,
   Si perpetua così  l'errore e la scorrettezza formale e sostanziale di scambiare i ruoli dei manager industriali con quelli dei manager di società finanziarie, con grave danno per la separazione dei ruoli e la trasparenza delle operazioni finanziarie.
 

   Data la rilevanza  del contenuto di questo post, gradirei vivamente  ricevere commenti in merito.

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