venerdì 16 agosto 2019

Il Premier Conte ha commesso una grave scorrettezza istituzionale, perché, quando ha ricevuto la sfiducia da parte del vice Premier Salvini, invece di salire al Quirinale, ha preferito parlamentarizzare la crisi e presentarsi al Senato il 20 agosto per "comunicazioni".

      Premesso che il governo Lega-M5stelle si basa sul "Contratto" prodotto e firmato da Salvini e Di Maio, col coordinamento del Premier Conte, e può essere sfiduciato solo da uno dei due contraenti, quando uno di loro presenta una mozione di sfiducia sul governo, il Premier non ha altra alternativa che salire al Quirinale per chiedere istruzioni e rimettere il mandato.

    Ed il Capo dello Stato, che ha conferito il mandato al Premier ed ai due vice Premier, preso atto che il mandato si è esaurito, dovrà decidere se formare un nuovo governo o sciogliere il Parlamento ed indire nuove elezioni politiche.

    A questo punto, a mio modesto avviso, il Quirinale dovrebbe ripristinare le sue prerogative, convocando il Premier al Quirinale ed offrendo al Parlamento la soluzione ottimale per il Paese, sottraendola al gioco delle fazioni politiche.


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