domenica 8 febbraio 2015

Le guerre non dichiarate: un flagello per l'umanità

L'ultima guerra dichiarata è stata la seconda guerra mondiale con la dichiarazione della Gran Bretagna e della Francia alla Germania tramite i canali diplomatici.
Dopodiché si sono svolti una miriade di conflitti in ogni parte del mondo senza dichiarazioni ufficiali.
Ciò è frutto dell'ipocrisia e dell'irresponsabilità delle grandi potenze, che preferiscono imporre ai propri popoli i sacrifici dei conflitti senza assumersi le responsabilità.
Prendiamo solo il caso dei bombardamenti aerei, con i quali ancora oggi si combattono governi ostili e popolazioni inermi, senza toccare terra.
La guerra in Ucraina è l'esempio più significativo. Iniziata come ribellione di una parte del
paese, ha subito coinvolto Russia, USA, UE, Nato e si è giunti alla soglia di una guerra generalizzata.
I capi di governo interessati ammettono che c'è il pericolo che la situazione sfugga al controllo.
Gli USA  promettono all' Ucraina armi letali e con l'UE minacciano la Russia di ulteriori sanzioni, anche dirette ad alti funzionari. La Nato, in cerca di nemici e di motivazioni, dopo l'impresa di Libia,
si esercita minacciosa ai confini della Russia. Si riesumano i  lugubri ultimatum che hanno scatenato la seconda guerra mondiale  e la Conferenza di Monaco di Baviera.
Nel 1939 ero un ragazzino curioso, che  attaccato alla radio ascoltava i comunicati che preludevano allo scoppio della guerra. Oggi, 76 anni dopo, sono ancora lì, davanti alla televisione , che ha sostituito la radio, ad ascoltare con apprensione i comunicati delle stesse potenze di allora.
E i popoli che sono tenuti a compiere i sacrifici e le spese di queste folli avventure decise  dai Grandi e che sono le vere vittime predestinate?. Non hanno voce, con buona pace della democrazia.
    

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