martedì 10 febbraio 2015

Senza trasparenza non c'è democrazia.

   I regimi autoritari e dittatoriali prendono le decisioni nel chiuso dei loro palazzi e successivamente, a loro discrezione, comunicano ai sudditi quanto devono sapere e cosa devono fare.
   Da troppo tempo in Italia la democrazia, instaurata dopo il regime fascista, si è trasformata in un regime partitocratico che decide "in nome del popolo sovrano".
   Non c'è trasparenza. I partiti, senza la regolamentazione prevista all'Art. 49 della Costituzione ed auspicata da eminenti costituzionalisti, fra cui il prof. Elia,, agiscono come associazioni private, senza tenere in alcun conto la volontà del popolo sovrano, e rispondono soltanto ai propri interessi, spesso inconfessabili.
   Anche i governi ed i parlamenti, emanazione dei partiti, si muovono senza giustificare il proprio operato o peggio dando giustificazioni false.
    Chi non ha visto i politici, anche nelle sale del Parlamento, con le mani che coprono la bocca, per non far conoscere a terzi i loro conversari? Spettacolo indecoroso e squallido, in cui si sono esibiti anche esponenti del governo.
   Tutto è segreto, riservato, confidenziale: il popolo deve essere tenuto all'oscuro.
    Anche gli incontri ufficiali, le missioni di viaggio dei ministri e dei parlamentari, a nostre spese:
i cittadini non sanno nulla. Non dico rendere pubblici i verbali delle riunioni, ma almeno i riassunti, le conclusioni, i risultati. Invece niente: solo qualche scarna frase, come quella del Ministro degli Esteri, che , sollecitato dai giornalisti, ha dichiarato che l'Italia è contro la fornitura di armi letali all'Ucraina.. Meno male..Si parla di fatti di estrema gravità con apparente sufficienza e distacco, come si trattasse di un evento meteorologico.
   E cosa dire del clamoroso Patto del Nazareno? Esso ha retto per molti mesi il governo attuale, ma cosa sia nessuno lo sa!
  Così si prende in giro l'elettorato! E poi ci si stupisce per l'assenteismo!
  La Storia insegna che quando la democrazia è mortificata si affacciano le tentazioni autoritarie.
  Già si parla di deriva autoritaria. Anche la nuova riforma costituzionale del Senato mira a ridurre
l'equilibrio dei poteri, col falso pretesto che si deve deliberare in fretta!
  L'unica speranza è che il nuovo Presidente della Repubblica,  custode e garante della Costituzione, riesca a ripristinare al più presto la vera democrazia in Italia.   
    

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