L' avv. Conte "sentenzia" che il Mose sarà pronte nella primavera del 2021.
Da tecnico, che conosce le potenzialità della tecnica moderna e della imprenditoria italiana, mi sento di affermare che i responsabili della salvezza della città devono stabilire la data in cui il Mose deve entrare in funzione per garantire la sicurezza della città e che di conseguenza i responsabili della realizzazione delle opere necessarie devono adeguarsi.
In altri termini, se è ritenuto necessario che il Mose sia operativo entro un anno, detti responsabili devono garantire che la data richiesta sia rispettata.
Ovviamente occorre garantire agli operatori i poteri ed i mezzi necessari per accelerare i lavori e rispettare il crono programma.
Così si opera per fronteggiare le emergenze, a salvaguardia dei cittadini e del patrimonio architettonico ed artistico di Venezia.
Non ci sono altre vie: ad estremi rischi estremi rimedi.
Ma l'attuale governo, privo di cultura operativa, sarà in grado di guidare un processo dettato dall'emergenza?
Se non è in grado, si cambi il governo, anche per risolvere i problemi di Taranto e dell'ex Ilva e le altre emergenze del Paese.
Le decisioni in merito spettano esclusivamente al Quirinale.
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