sabato 13 settembre 2014

La comunità internazionale e l'ONU dovrebbero mettere al bando i bombardamenti con aerei, missili e droni, contro la popolazione civile.

   Nel mio post del 20 agosto u.s. dal titolo: - I bombardamenti di Israele a Gaza: la critica del "Giusto" Henk Zanoli -, proponevo che venisse messa al bando l' arma  "terroristica" dei bombardamenti contro la popolazione civile, largamente applicata anche negli anni recenti dagli USA, dalla NATO, dalla G.B., dalla Francia, da Israele e da altri Paesi , fra cui il nostro.
 Bando  da tempo in vigore per le armi nucleari, chimiche e batteriologiche.
   Non è ammissibile, nell'era dell'ONU, del Tribunale dell'Aja e delle altre Istituzioni che combattono i crimini contro l'umanità, consentire che i conflitti internazionali o locali si risolvano prendendo in ostaggio intere popolazioni, confinandole in immensi campi di concentramento  e sacrificandole nel nome della giustizia internazionale.
   Nei giorni scorsi l'Amministrazione americana ha ribadito che, per debellare lo Stato Islamico ed altre minacce, ricorrerà esclusivamente ai bombardamenti aerei   ed    ha assicurato che non ci saranno forze di terra, salvo raid condotti da commando.
   Sembra adottata la dottrina: solo guerra dall'aria. Dottrina scelta dal Presidente per chiari fini di politica interna, ma estremamente pericolosa per le popolazioni civili inermi.
   Lo scenario di questa guerra è terrificante: i droni infesteranno qualsiasi luogo e semineranno morte ovunque i loro conduttori a distanza li guideranno. Gli errori sono scontati e fanno parte del rischio.
   Hanno considerato i grandi strateghi internazionali che i droni possono cadere nelle mani di organizzazioni terroristiche e mafiose e possono uccidere vittime innocenti?
   Come si difende la popolazione civile da queste micidiali intrusioni, spesso anonime, dal cielo?
   Oggi La Repubblica ha dato voce a Andrew Bacevich, Professore di Storia e di politica internazionale alla Boston University. Egli critica la strategia di Obama ed il suo potere militare ed auspica nuove strategie di difesa dalle minacce ed insidie che l'Occidente deve affrontare.
   Non siamo più ai tempi in cui il fine giustifica i mezzi.
   Strumenti barbari, quali i bombardamenti aerei, non possono essere adottati per fini nobili, quali la pace ed il benessere dei popoli.
  
    ONU, se  ci sei, batti un colpo!
    
  
 
       

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