giovedì 4 settembre 2014

Proposta al Governo italiano: aprire NOTE di CREDITO con tutti i Paesi, da cui arrivano i clandestini.

Richiamando ed integrando il mio post dedicato al grande flusso di clandestini diretto in Italia, propongo al nostro Governo un provvedimento , che ha il pregio di non costare praticamente nulla,
di valorizzare e consentire l'eventuale ricupero delle spese effettuate ed  essere applicato direttamente,  senza il preventivo benestare dei nostri partners internazionali:

apriamo una NOTA  di CREDITO unilaterale con ognuno dei Paesi da cui provengono i clandestini.

Detta nota conterrà tutti i costi che il governo italiano ha sostenuto per ognuno dei clandestini, da quando è stato preso in carico dalla pubblica amministrazione a quando è stato rilasciato ad altro ente.

Questo consuntivo di spese verrà inviato periodicamente per via diplomatica ai Paesi beneficiari, anche per loro visione ed accettazione  e sarà considerato un credito da esigere, quando le occasioni si presenteranno:

ad esempio, scaliamo detti importi dai programmi di aiuti bilaterali o multilaterali o di finanziamenti, cui l'Italia partecipa a favore di detti Paesi.

Ciò in base al principio che gli aiuti offerti sotto qualsiasi forma vadano contabilizzati e riconosciuti sia dai Paesi  donatori sia da quelli  beneficiari, anche  per il rispetto che la Pubblica Amministrazione deve ai cittadini che, spesso senza essere interpellati, sacrificano parte delle proprie risorse  per finalità umanitarie.   



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