domenica 25 gennaio 2015

La vera emergenza Italia : i partiti. Una raccomandazione al nuovo Presidente della Repubblica.

I miei affezionati lettori abbiano pazienza se ritorno sul problema vitale per la sopravvivenza democratica del Paese: i partiti. Come tutti sanno, sino alla prima Guerra Mondiale i partiti erano grandi movimenti di opinione pubblica. Essi rispondevano ad un' autorevole Monarchia, che fra l'altro controllava le Forze Armate ed un ramo del Parlamento: il Senato. Fra le due guerre mondiali si è formato un movimento autoritario, denominato fascismo, che, sempre sotto il controllo della Monarchia, ha guidato il Paese per un ventennio, sino alla disfatta militare. Nel dopoguerra, caduta la Monarchia, fu proclamata la Repubblica, che promulgò la nuova Costituzione repubblicana. I Costituenti compresero l'importanza di regolamentare i partiti e scrissero l'Art. 49 per la loro disciplina. Ma i partiti rifiutarono ogni regolamentazione effettiva e pretesero dallo Stato finanziamenti e contributi praticamente illimitati. Essi sono di fatto associazioni private anarchiche, in balia di interessi estranei a quelli vitali del Paese. Ciò è all'origine della corruzione e della mala-politica, che ha avvelenato il nostro Paese sino ad oggi. L'unica autorità che si poteva opporre a questo sfascio era il Presidente della Repubblica, garante della Costituzione. Ma i Presidenti, che si sono succeduti nell'arco di ben 67 anni, non hanno mai avuto il coraggio e la determinazione di fare applicare questo ed altri articoli della Costituzione. E si è arrivati al paradosso di volere riformare la Costituzione, senza averla completata e senza avere regolamentato i partiti, che detta riforma dovrebbero attuare! Per questo mi rivolgo con speranza al prossimo Presidente della Repubblica: Esiga l'applicazione immediata degli articoli inapplicati della Costituzione, prima di consentire la riforma della Costituzione stessa, con precedenza assoluta per l'Art. 49 sulla regolamentazione dei partiti. E' in gioco la credibilità e l'indipendenza del Presidente!

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