sabato 12 settembre 2015

In Italia da sempre si fronteggiano due grandi partiti: quello dell'emotività e quello della razionaliotà. La parola alle elezioni!

    Il primo si basa sulle ideologie, sulle emozioni e sulle passioni popolari ed è formato dai tradizionali partiti di sinistra, dai sindacati,  dalle confessioni religiose, dalle associazioni caritative ed umanitarie, e così via.
    Il secondo si basa sulla razionalità, risolvendo i problemi economici, sociali e culturali con la           logica e la programmazione. Ne fanno parte il mondo dei produttori di ricchezza -  imprese e lavoratori - e le forze che credono nei valori delle migliori tradizioni storiche e culturali del Paese.
    Il primo fa  presa sull'elettorato, ma è estremamente  carente quando  passa dalle dottrine obsolete alle realizzazioni pratiche.
    Il secondo è meno attraente per l'elettorato, ma è concreto, positivo e costruttivo.
     Purtroppo oggi  al governo prevale il primo partito.
    Il che comporta incoerenza, incompetenza e contraddizioni,, da cui hanno origine riforme improvvisate e pericolose per la stabilità  e lo sviluppo del. Paese.
    Come ho già chiesto al Presidente della Repubblica su questo blog, solo nuove  elezioni politiche possono sanare una situazione destinata a degenerare,
    Non fra tre anni, ma subito!
            

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