venerdì 15 agosto 2014

Il governo italiano esulta: ha svenduto un terzo della rete elettrica e del gas alla Cina!

   Su pressione dell'UE, allo scopo di ridurre il mostruoso debito pubblico, frutto dell'insipienza e dell' incoscienza  delle classi politiche italiane, che si sono succedute al potere dagli anni ottanta del secolo scorso sino ad oggi, il Governo italiano ha in corso numerose dismissioni di beni pubblici di interesse strategico. Fra questi, oltre il 30% delle reti di distribuzione  dell'energia elettrica e del gas sul territorio nazionale alla Cina, potenza nucleare comunista, apertamente antagonista dell'Occidente.
   I cittadini comuni assistono esterrefatti e sconcertati a questa cessione irresponsabile del patrimonio pubblico vitale per la propria sopravvivenza ed indipendenza.
   Incomprensibile l'esultanza del governo italiano ed il silenzio degli ambienti politici, economici ed imprenditoriali del Paese.
   Escludendo la malafede, per incoscienza ed ignoranza si  prepara al nostro Paese un futuro di servitù e di povertà.   

   
  

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