mercoledì 11 settembre 2019

Il prof. Conte si trova di fronte ad un bivio: o, nuovo profeta, diffonde nel mondo il nuovo umanesimo, o, capo del governo italiano, provvede a governare il Paese; ma non può contemporaneamente compiere le due funzioni.

   In questi giorni i media si domandano: cos'è il nuovo  umanesimo di Conte?
   Modestamente  mi permetto di ipotizzare quanto segue::
    Conte è molto devoto di P.Pio di Montalcina, anche perché è nato e cresciuto sulla stessa terra su cui è vissuto P. Pio. Egli stesso ha recentemente mostrato in televisione  un'immagine di P. Pio, che si porta sempre con sè. Inoltre è legato ad influenti Cardinali ed ha frequentato  un prestigioso Istituto culturale in Vaticano. Anche col Papa Bergoglio ha frequenti incontri.  Pertanto si può dire che gode delle alte  protezioni del Vaticano.
Per dette ragioni, il prof. Conte, quando parla di nuovo umanesimo fa certamente riferimento alla Chiesa cattolica ed al Vaticano.
Di conseguenza si può supporre che sul piano religioso  il nuovo umanesimo si basi sul piano dottrinario sulla teologia della liberazione, di cui Papa Bergoglio è assertore, e sulla collaborazione inter religiosa con l'islam e l'ebraismo e sul piano culturale sull' ambientalismo  che sta tanto a cuore al Papa Bergoglio e su altri temi non a mia conoscenza..
Non c'dubbio che il nuovo umanesimo, sempre citato dal prof. Conte nei suoi discorsi politici più recenti, influenzerà i programmi e la politica del nuovo governo M5stelle-PD.
Ma qui si pone la questione di fondo:
La sua missione di profeta del nuovo umanesimo non è compatibile con l'incarico di Capo del governo italiano.

Il prof. Conte deve fare una scelta radicale: se si vuole dedicare al nuovo umanesimo, si deve dimettere da Capo del Governo; e viceversa. Non c'è una terza via.
 Ma chi gli potrà fare questo discorso? 
Credo nessuno. E Conte continuerà a sovrapporre le due funzioni con risultati negativi su tutti i fronti.
 

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